giovedì 12 marzo 2009

Pigiami

Tra gli atroci problemi che mi attanagliano la mente ogni giorno mi chiedo (anche): Perchè i pigiami, di qualunque tipo e genere, sottostanno ad una legge universale non scritta ma sempre confermata: quella del ridicolo. Che si parta dal colore, preferibilmente pastello, o da una fantasia optical particolarmente fastidiosa, o che siano ispirati a personaggini come Winnie the Pooh, Titti o l'onnipresente HelloKitty, il minimo comun denominatore è sempre l'irreparabile assurdità. La credibilità di chiunque può essere messa a repentaglio con un semplice ed essenziale indumento notturno: anche la carriera della modella più splendida può essere distrutta su un comune catalogo di pigiami a conigli e ponpon, anche l'uomo più affascinante del mondo, con addosso un floscio completino di cotone azzurro con dei barboncini disegnati sopra, non può che ispirare ilarità irrefrenabile. Mi chiedo da dove giunga questo disperato bisogno di esibire una demenza esclusivamente notturna, sintomo di preoccupante regressione infantile, per altro, ahimè, troppo spesso malamente celata durante il giorno?

5 commenti:

  1. la rubrica diclyo!!!saresti seguitissima...io sono un po depressa,ma tutto bene direi....

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  2. il segreto è trattare sempre temi di alto spessore... funziona anche per la depressione, sai?

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  3. cmq il commento di prima l'ho scritto io...lui condivide perciò..

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  4. ... dopo aver letto questo post ho cominciato a immaginarmi attori famosi e personaggi assortiti con addosso il pigiama, una vera galleria del puccioso-ridicolo.
    Acalia

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