Il Roero

Allora, oggi il menù prevede un po' di foto del Roero: la zona che si trova al limite nord orientale della provincia di Cuneo (più vicino ad Asti e alle Langhe per la verità), in Piemonte, ovvio.

Questo è ciò che vedo da casa mia: colline coltivate a noccioli, vigne, boschi e picchi sormontati da castelli e torri per lo più di origine Medioevale.

Nel Roero ci sono le Rocche (pronunciato "Roche"),
una strana conformazione del territorio dovuta all'erosione preistorica degli affluenti del Tanaro, che hanno formato dei profondi dislivelli e strapiombi in questa terra così sabbiosa e arida.

Una volta questa zona era completamente coperta dal mare e per questo nella terra ancora oggi si trovano un sacco di conchiglie e reperti fossili.

In più, non so a voi, ma a me certi strapiombi dicordano quelli dei parchi naturali di Zhangjiajie in Cina, da cui hanno preso ispirazione i creatori di Avatar (ne parla GattoSandro viaggiatore QUI) ovviamente tutto in scala molto ridotta, ma siamo comunque a 350 metri circa sopra il livello del mare.

Nel territorio delle Rocche è nato un ecomuseo unico nel suo genere perché è un parco che racchiude gli otto comuni che si estendono lungo questo territorio, in parte collegati tra loro da sentieri molto belli da fare a piedi, in bici o a cavallo in cui è possibile osservare una flora e una fauna molto particolare dovuta ai diversi microclimi che covivono in questa zona. Maggiori info QUI sul sito ufficiale.

 A me piace tantissimo questo posto e non mi stancherei mai di fotografarlo anche se praticamente ci sono nata. Anche quando il tempo non è dei migliori e il vento forte porta bufera e pioggia, mi piace osservare le nubi che avanzano, la luce che cambia e l'atmosfera che diventa così selvaggia e surreale

Vorrei quasi stare fuori e giocare coi corvi nel vento e nella tempesta.
Ma poi per fortuna torna il sereno e posso godermi un tramonto infuocato dal balcone.