San Valentino è alle porte ho pensato di deliziarvi proponendovi una ricettina a tema.
Sento già le voci scettiche: "Ehi, ma non sei quella che odia cucinare e soprattutto detesta le ricorrenze e manco si ricorda il giorno in cui si è sposata?"
Ok... ok... confesso: questa è una ricetta che mi ha fatto assaggiare
Alice (in pratica la ricetta del risotto al limone) e che pochi giorni fa ho provato a riprodurre con qualche modifica personale (e le dovute conseguenze che vi narrerò alla fine del post).
Se vogliamo essere sinceri San Valentino non c'entra un beneamato cavolfiore, ma mentre ero lì che rimestavo mi sono detta:"Uh, ma guarda che colorino è venuto fuori... questo è il risotto dell'AMMORE!" Perché sì, anche in cucina sono una dannata psicopatica maniaca dei colori.
Dunque, bando alle ciance, ecco cosa vi serve per preparare il Risotto di San Valentino!
DOSI per 2 PERSONE
1/2Limone
1/3 cipolla rossa
1 dado e relativo brodo
1 po' d'olio
180gr di riso (quale riso? ma quello che avete in casa, è ovvio!)
Parmigiano o altro formaggio a piacere
Tagliate finemente la cipolla rossa
Spremete mezzo limone in un bichierino e mette dentro il succo la cipolla rossa. Con l'acido del limone, la cipolla da rosso bordeaux-viola dovrebbe diventare di un bel "rosso-rosato": ecco il colorino a cui mi riferivo!
Fate un soffritto con l'olio, il succo di limone e la cipolla.
Versateci dentro il riso, fatelo tostare e poi aggiungete pian piano il brodo in modo che venga assorbito dal riso... se sapete fare un normale risotto siete a cavallo (lo dico perché io invece ho ancora problemi di base).
Fate cuocere il riso secondo i tempi di cottura indicati nella confezione, aggiungendo alla fine un po' di parmigiano per mantecare.
Quando sarà pronto... servitelo in tavola!
Il risotto dovrebbe aver assunto un bel colorito rosato, con qualche pezzo di cipolla a mo' di scagliette di cuore!
Il piatto perfetto per la vostra cenetta romantica!
Eh? No dico: non sono talmente dolce da farvi venire il diabete???
No. Ecco, ora vi spiego cosa ho fatto io con la ricetta sopra indicata: non l'ho seguita. Ecco il perché di molti miei fallimenti culinari: non sono capace a seguire le ricetta, c'ho il rifiuto, mi annoia.
Dunque che ho fatto?
Ho aggiunto la cipolla che tutto sommato è il nocciolo della "tintura alla San Valentino", e fin qui tutto bene. Ho lasciato da parte la scorza grattugiata del limone che invece nella ricetta tradizionale del
risotto al limone ci va... ma non potevo ingiallire il mio risottino rosa, vi pare?
E poi... poi ho messo il succo di TRE limoni.. anziché mezzo. Tre limoni per 2 persone.
Il risultato è stato un obbrobrio di acidità, che a mr.Fedo sono venuti i lacrimoni. E no, non di commozione.
E ad ogni forchettata era come dare un morso ad un limone intero, immaginate la goduria!
Altro che risotto dell'Amore...
Ecco, ora capite che quando dico di essere una frana in cucina non lo faccio per modestia.
Però se NON fate come me e vi attenete alle dosi della ricetta, forse potrebbe uscirvi qualcosa di buono.