martedì 4 febbraio 2014

Training all'Archivio archeologico - giorno 2

Secondo giorno del mio training all' Archivio Archeologico di Londra: un sacco di cose da raccontare.

Inizio dal Digging, ovvero dagli scavi archeologici.
Tutto viene simulato in piccolo in un delle aree ricreative dell'Archivio, il nostro sito archeologico è composto da 3 scatole di legno piene di sabbietta (per gatti?). Ci dividono in coppie e ci vengono presentati i nostri insostituibili strumenti di lavoro: una cazzuola, una paletta e un vassoio.
Si scava con la cazzuola, ma non si usa la punta! Si cerca di usare la parte di metallo laterale parallela al terreno e si spazza via strato su strato, di piatto, rimuovendo la sabbia con la paletta.
Quando troviamo un reperto, lo appoggiamo sul vassoio.
Niente di complicato: è un'attività che poi ripeteremo coi bambini.
Sul fondo della scatola, quando ormai tutti i reperti e la sabbia sono stati rimossi, appare una foto: è la rappresentazione di quello che dovrebbe essere il luogo in cui i nostri reperti giacevano. Ogni coppia deve fare delle supposizioni sull'epoca degli oggetti trovati.
I nostri sono per lo più frammenti di vasi e "cubetti" di terracotta, la foto mostra un pavimento di mosaico a scacchi e deduciamo che i pezzi che abbiamo trovato siano in effetti tessere di mosaico. Di che epoca? Io, pensando che le tessere-cubetti siano insolitamente grandi e un po' grossolane penso al Medioevo, il mio collega non è d'accordo e dice Mosaico Romano. Chi ha torto? Ma naturalmente IO! E va beh: anche i migliori sbagliano (ma sempre con molta classe e modestia...eheheh!).
Le nostre coordinatrici ci mostrano anche i fogli su cui gli archeologi annotano i reperti, assegnando ad ogni zona-strato un numero, e delle mappe in cui vengono segnate le aree in cui si è scavato, l'ampiezza delle buche, l'orientamento e tutti i dati che serviranno poi per la registrazione degli oggetti in archivio. E' inoltre utile fare  alcune foto e disegni per ricostruire lo scenario una volta spostati i reperti fuori dal sito.

Seconda attività di oggi:
Cleaning and Washing. Puliamo e laviamo i reperti, che in questo caso consistono in ossa piene di terra e fango. Come ho detto prima, sono ossa di animali, perché quelle umane, appena scoperte, vengono immediatamente pulite e catalogate, mentre quelle degli animali hanno meno rilevanza. Per cui ci sono ancora scatole e scatole con la scritta "Animal bone" pronte per essere pulite che aspettano noi volontari.
 A me tocca pulire uno splendido frammento di mascella... di maiale, completo di due denti (in realtà mi sono offerta perché ho visto la mia "compagna di bacinella" seriamente turbata da quei denti). Quale strumento può essere più appropriato di uno spazzolino da denti? Il problema è che i denti non sono quasi mai saldamente attaccati alle mascelle, per cui devo agire con garbo per pulire in profondità senza staccarli, e così mi tolgo anche i guanti di gomma e immergo le mani nella bacinella piena d'acqua per lavorare meglio. (Ve l'ho detto che in archivio fa un freddo bastardissimo? Ecco, immaginate la goduria).
Per riequilibrare la nostra temperatura corporea, sento dire dalla nostra coordinatrice "tranquille, ora vi porto in un posto più caldo". Io GIURO di aver capito così, ma di fatto ci fa uscire in una sorta di magazzino con portico all'aperto in cui, ci spiega, vengono depositati tutti i secchielli con terra e reperti all'arrivo, printi per essere lavati. Il tour continua rientrando nell'archivio, nel luogo in cui appunto viene tolto il grosso del fango con delle pompe d'acqua... un posto altrettanto freddo. Poi finalmente ci infila nel locale adiacente in cui una lampada rossa scalda e asciuga i reperti lavati. Poi finalmente è ora di pranzo e l'area per mangiare è munita di caloriferi.
Nel pomeriggio l'altra coordinatrice riesce ad ottenere il permesso per farci restare nell'area pranzo, siamo tutti molto felici, e iniziamo un altro bel gioco a squadre:
Indovina che vaso sono?
Ci vengono date due scatole, piene di reperti di vario tipo e dobbiamo raggrupparli a seconda delle caratteristiche di ognuno (uso, decorazioni, materiale, epoca), in pratica dobbiamo fare Sorting (=smistamento, classificazione). Ci vengono date delle schede molto utili che ci suggeriscono l'"identità" degli oggetti e impariamo un sacco di cose. Ad esempio: i Romani non usavano smaltare i vasi, le prime smaltature arrivano in epoca medioevale e sono praticamente sempre di colore verde-giallo lime. Se vedete smaltature verdi, non ci sono dubbi: è un vaso medioevale.
Mentre se sono ceramiche più raffinate, porcellane dipinte di bianco o blu ad esempio, possono essere di un'epoca successiva come le porcellane Vittoriane
(Qui ci dovrebbero essere delle foto più esplicative degli oggetti e delle schede scattate da una compagna di corso, appena riesco a recuperarle aggiorno il post).
Ci viene anche raccontata la storia dei Bellarmine jugs: dei vasi di origine Tedesca, arrivati tramite importazione a Londra, con una particolare texture a buccia d'arancia sulla superficie ottenuta tramite i sali presenti nella smaltatura e una testa barbuta modellata sul collo del vaso (infatti si chiamano anche Bartmann, beard man, uomo barbuto in Tedesco). Il nome Bellarmine deriva da Robert Bellarmine, un temutissimo inquisitore persecutore dei Protestanti, che fu etichettato dalle sue vitteme come "il diavolo". Spesso questi vasi avevano funzioni esoteriche, contenedo liquidi e pozioni contro il malocchio delle streghe.

Ultima fase della giornata: Repacking (ri-impacchettamento). Dato che alcune sezioni dell'Archivio custodiscono scatole piene di oggetti catalogati da molto tempo (o in modo inopportuno) è bene aggiornare l'archiviazione con nuove etichette e nuovi sacchetti, e se necessario completare le informazioni mancanti. A noi volontari vengono date delle scatole conteneti diversi sacchettini pieni di reperti. Il nostro compito è:
1) Spacchettare i reperti estraendo anche l'etichetta che contengono
2) Trascrivere le informazioni della vecchia etichetta su una nuova. In genere c'è una sigla per ogni scatola che indica il luogo di estrazione e la sezione dell'archivio, e poi c'è scritto il contenuto del sacchetto (pot= vaso; a. bone= ossa animali, ecc)
3) Ri-impacchettare i reperti in un nuovo sacchetto.
4) Mettere dentro il sacchetto nuovo la VECCHIA etichetta.
5) Piegare in due il sacchetto, mettendo il risvolto dalla parte dell'etichetta: questo consente di avere un lato del sacchetto perfettamente visibile, in modo da poter esaminare il contenuto senza aprirlo e pizare il sacchetto con un punto di pinzatrice al centro.
6) Infilare la nuova etichetta nel risvolto e pinzare anch'essa in modo da avere tutte e due le etichette dallo stesso lato. Un'etichetta rimane dunque attaccata al sacchetto e l'altra può essere estratta coi reperti e poi riposta nuovamente nel sacchetto corrispondente.


Anche per oggi abbiamo finito: le attività sono state tante ma la giornata è volata!

36 commenti:

  1. MA è interessantissimo! Cavolo, se fossi a Londra mi candiderei anch'io. Sono una delle innumerevoli vittime di Indiana Jones, che da piccola voleva fare l'archeologa.

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    1. Fanno anche dei corsi sulla pulitura e la catalogazione, ma durano diverse settimane. Ci sono davvero tante attività e questa l'ho trovata per caso guardando il sito del museo.

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  2. Veramente interessante!! Queste cose mi prendono un sacco!
    E mentre leggo non posso fare a meno di chiedermi come sarà la situazione corrispondente nei musei italiani... :-(

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    1. Anche a me interessano un sacco queste cose, in parte è quello che ho studiato, i P arte è roba nuova.
      Per quanto riguarda la situazione dei musei in Italia penso che i metodi di conservazione siano uniformati da una convenzione europea, ma la gestione dei musei è diversa: qui investono molto e cercano di coinvolgere molto più attivamente i bambini, in Italia hanno dimezzato i fondi per i Beni Culturali e i musei sono solo roba per "vecchi", tant'è che la Storia dell'Arte pare sia una materia superflua. Non si sta investendo sul futuro e questo non può che preoccuparmi seriamente.

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  3. Le attività ludiche si sprecano.. xD

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    1. Si, perché sono quelle che andremo a svolgere con i bambini, sono pensate per diverse fasce d'età però devo dire che sto imparando un sacco anche dai giochi più semplici

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  4. Sicuramente interessante. Mi rendo conto che farlo materialmente può essere meno esaltante che descriverlo o sentirlo descrivere, però almeno si ha la sensazione di scoprire e preservare qualcosa, invece di limitarsi a pagare fornitori e farsi pagare dai clienti (per inciso, il tipo di attività che svolgo io...)

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    1. Per chi è interessato è un'attività divertente, anche se probabilmente il vero lavoro consiste nel fare una sola di queste cose ogni giorno, tutti i giorni... Lo dico perchè quando lavoravo nel restauro avevo una sola mansione e, per quanto bella potesse essere, a fine giornata ero un po' intontita. penso che ogni attività abbia dei lati buoni e lati noiosi, comunque c'è sempre da imparare

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  5. Che brava!
    Ahahha mi hai fatto ridere con la mascella e i denti del maiale, ho immaginato la faccia turbata della tua collega :)
    Quindi per fare questi lavori recrutano volontari: gli archeologi son pochi o si preferisce non sborsare denaro?
    Se fosse per mancanza di soldi potrebbero adottare questo metodo anche, per esempio, al museo archeologico nazionale di Napoli, considerato il piú importante al mondo per l'arte romana, e dove una mia amica fece uno stage durante l'universita' vedendo come, in stanzini insani, giacessero abbandonate e in stato di degrado parecchie opere per le quali non c'erano soldi da spendere...

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    1. La mia collega pensava fosse una mascella umana, anche se era di dimensioni enormi, dopo un po' mi ha chiesto: "come va con il tuo maiale?" :-D
      Il nostro compito come volontari è assistere i bambini e le famiglie che visitano l'archivio, quello che stiamo facendo è un training. Il museo recluta costantemente volontari, più che altro perché l'archivio di Londra è il più grande del mondo e la quantità di roba da catalogare è pulire è in costante crescita, i finanziamenti vanno per priorità, per cui alcuni oggetti di poco valore giacciono per anni lì prima di essere puliti. Purtroppo è una storia comune, ma qui per fortuna si da molta importanza al volontariato e si hanno le risorse per farlo, mentre credo che a Napoli ( come in tutt'Italia) la prerogativa principale sia trovare un lavoro, non fare volontariato. È questione di priorità per la sopravvivenza purtroppo.

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  6. In Danimarca ho intravvisto di quei laboratori in cui i bambini dovevano scavare in dei sabbioni per tirare fuori dei reperti. Sembravano divertirsi molto :D
    In ogni caso è un'attività davvero interessante ^^

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    1. Si, infatti! Quelli che useremo con i bambini saranno molto più grandi delle scatole che abbiamo usato noi, poi è bello che ci sia un'area dedicata a queste attività.

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  7. Oh, ma è fichissimo!!
    Certo, ok, se fa freddo un po' meno di fichissimo, ma è bello ugualmente...
    Grazie per la spiegazione dettagliata delle varie cose e vari passaggi... a me queste cose fanno impazzire! :)

    Ah, se trovi dei reperti esoterici con scritto M O Z fammeli avere, li ho smarriti nella Perfida Albione durante il mio soggiorno lì nel 1769.

    Moz-

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    1. Va beh, il freddo passa ( attraverso i vestiti). Ci teniamo il cappotto e continuiamo a divertirci.
      Se trovo qualcosa ti avverto... Ma pensa: ti facevo più giovane!

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    2. Oh beh, ci sono anche delle mie cose del 1932, per dire XD

      Moz-

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    3. Eh, mi spiace ma noi possiamo mettere le mani su oggetti al massimo dell'epoca vittoriana... Il '32 è troppo gggiovane per destare i nostri interessi.

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  8. Sembra veramente interessante, sono proprio contenta che tu abbia trovato questa attività. E poi quando avrete a che fare coi bimbi sarà ancora meglio, me li immagino curiosi e entusiasti, intenti a fare mille domande e a toccare tutto. Magari ti faranno un po' impazzire, ma sono sicura che avrai tante soddisfazioni. Piacerebbe anche a me venire a fare la bimba in visita e scoprire i reperti. :)

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    1. Ecco: spero che le domande non le facciano a me, i bimbi, altrimenti è la fine XD

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  9. Caspita quante cose, Clyo! E come al solito, che bello il tuo modo di rielaborare il tutto con i disegni. Sono molto più efficaci dei normalissimi appunti :)
    Mi racconti poi meglio una di queste sere? Da giovedì in poi sarò più libera e reperibile :D

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    1. Meno male che mi dici questo sui disegni: temo sempre che non si capiscano! Però sinceramente non ho voglia di mettermi a farli per benino e faccio degli schizzi al computer mentre scrivo il post...altrimenti ci metterei anni!
      Quando sei libera ci sentiamo, tanto io sono qui...nell'etere XD

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  10. La pulizia della mascella del maiale è un'esperienza unica;) quante belle attività che stai facendo! Un bacione

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    1. Eh sì... maiali, cavalli, cani, stambecchi: chissà quale sarà il prossimo animale a cui spazzolerò i denti!
      Grazie, Princi, ciao!

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  11. *___* I disegni esplicativi sono troppo carini. Se le disegnassi tu, le istruzioni per affrontare le emergenze aeree sarebbero molto meno ansiogene *___*
    Comunque cazzuola quant'è bello il gioco dei vasi! La storia della Bellarmine jugs è davvero affascinante! Chissà con quali altri magici oggetti avrai a che fare *____*

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    1. Ahah... grazie! Ho idea che le mie istruzioni aeree sarebbero meno ansiogene perché difficilmente interpretabili ;-D
      A proposito di magici oggetti: oggi ci hanno mostrato una bottiglietta "raccogli-lacrime"...AMAZING! :-O

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    2. *-* Che oggetto romantico e inutile! Ne voglio uno! *-*

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    3. No, aveva una sua funzione, per quanto spirituale... La spiego nella prossima puntata :-)

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  12. Le vecchie etichette diventano nuovi reperti XD

    Che belliiiii questi racconti! Lo ammetto, sono un po' (molto) invidiosa del tuo nuovo lavoro *W*

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    1. Ah, mi hai fatto ricordare: le etichette non sono di carta, ma di una plastica molto più resistente (che però sembra carta)... però non m ricordo il nome! XD

      E' strano ma sono anche io invidiosa di me stessa...

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  13. Questo post sprizza entusiasmo da ogni riga! Sono contenta per te, stai andando alla grandissima :)

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    1. Beh sì, è l'unico giorno alla settimana che ho qualcosa di prestabilito da fare, fosse sempre così! :-)

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  14. Mi piace questo tuo raccontare questa nuova esperienza! Sembri veramente soddisfatta! :D

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    1. E sono indietro di una settimana a raccontare...presto recupererò, spero!

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  15. Io a fare tutti quei lavori con il freddo alle mani, mi si sarebbero già staccate dalle braccia.. ecco solo a pensarci mi prudono :§

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    1. E invece questa settimana mi si sono quasi staccate due dita: pinzate in mezzo ad una porta.

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    2. Mi auguro che abbiate la cassettina del pronto soccorso al museo :D

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    3. Si, ma è successo quando sono tornata a casa... Con le stesse fire doors che abbiamo all'archivio però!

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