martedì 14 luglio 2015

Butser Arcient Farm - Gita alla fattoria preistorica

Butser Ancient Farm, Hampshire
It has been ages since I wrote my last post in English! I'm so sorry, but finally here I come with a new, hopefully interesting, post for you!
Last year the family and schools volunteers at the Archaeological Archive of the Museum of London became the "London regional winner" and the "National (Joint) Winner" of the Marsh Christian Trust.
That means the lovely team to which I belong received money and we chose to do a team activity with it visiting the Butser Ancient Farm in Hampshire.
E' da un po' che non scrivo del mio volontariato all'archivio e non mi esercito con post in inglese (sto diventando pigra), ma oggi vi racconto qualcosa di nuovo.
L'anno scorso il nostro team (family and school volunteers) dell'archivio archeologico del Museum of London ha vinto il premio Regionale e quello Nazionale (con un altro museo) del Marsh Christian Trust.
Significa che fra tutti i musei del Regno Unito siamo stati i migliori e abbiamo ricevuto un premio in denaro. Abbiamo deciso di spendere il nostro premio in una attività di gruppo in una gita alla fattoria preistorica di Butser, in Hampshire.
Mesolithic huts

mercoledì 1 luglio 2015

Aggiornamenti di inizio Luglio.

E sono qui che  ingurgito ananas in lattina fresco di frigo e cerco di capire come far sopravvivere le mie piantine quando sarò in Italia, dato che in questi giorni sta facendo un caldo bestiale e devo bagnarle circa due volte al giorno. (Non sto scherzando, sono le 10:00 del mattino e a Londra ci sono 30°... previsti 34° di massima).
Tutto sommato  il rientro in Italia mi sembra ancora talmente lontano che non me ne preoccupo più di tanto. 
Ho ancora tante cose da fare in questi giorni molto più impegnative che pensare alla partenza.
Per esempio, anche se l'anno scolastico inglese è agli sgoccioli, ho ancora un paio di appuntamenti extra come "family and school volunteer" all' Archivio Archeologico e al Museo. Uno di questi è proprio Giovedì e ... sono un po' preoccupata, perché al posto dei soliti bimbi di 7-8 anni, avremo una sessione con 13-14 enni, provenienti da una scuola maschile, che, mi dicono, abbastanza "irruenti" (no, non era questo il termine inglese che mi è stato detto, ma insomma il significato era quello).
Per tranquillizzarmi ne parlo con mr. Fedo esprimendo le mie perplessità.
IO: " Senti, ma se dico questa cosa a modo mio, i bambini capiranno?"
FEDO: "Bambini? Sono 14enni, alcuni di loro potrebbero già essere genitori..."
Ecco, grazie Mr. Fedo per dire sempre le cose nel modo giusto e darmi fiducia, grazie!

Meno male che tra qualche week-end è prevista anche una gita per noi "bellissimi e simpaticissimi" volontari, e lo dico senza modestia perché la gita ce la siamo guadagnata vincendo un premio nazionale, ma di questo parlerò a tempo debito.

Per ora mi concentro sull'immediato futuro: dog-sitting.
Dopo pranzo prendo la Maggie, qualche giochino e un libro, e vado a far visita a Mignolo, il chihuahua di una mia amica per tenergli un po' di compagnia. Dato che la mia amica è momentaneamente in Italia e il suo ragazzo è al lavoro, mi hanno chiesto, quando ho tempo di passare qualche ora con il piccolino.
... Mi devo sacrificare e giocare con due micro-cani scatenati al posto di uno solo, che sfiga, eh?

Non c'entra nulla, ma grazie per tutti i commenti che avete scritto per il disegno nell'altro post, mi energizzano sempre molto quando sono in crisi e mi spingono a disegnare di più (anche cose tipo pattern a cagnetti e fiori gialli...)


mercoledì 24 giugno 2015

Carnation, Lily, Lily, Rose

Il titolo appartiene ad un'opera di Sargent (QUESTA) conservata alla Tate Britain che amo molto, moltissimo.
Mi ero ripromessa di fare di quest'opera una mia interpretazione e ieri ho provato sperimentando anche una nuova tecnica.
Volevo cercare di riprodurre la meravigliosa luminosità di questo quadro: la scena si svolge al crepuscolo, quando il cielo è ancora chiaro, ma il paesaggio -giardino- diventa una massa scura in cui spiccano solo gli elementi bianchi come i fiori e le due bambine che stanno accendendo delle lanterne di carta.
Mi piace l'intensa attenzione dei gesti e l'intimità delle due bambine perché sembra stiano entrando in un mondo tutto loro, un mondo magico rischiarato da lanterne e magari popolato da fate danzanti.

lunedì 22 giugno 2015

Come ti cucino il Pak choi

Sì, avete letto bene, l'argomento di oggi è culinario!
Giuro che non è come l'altra volta che ho quasi avvelenato mr.Fedo col risotto al limone, questa volta la ricetta mi è venuta bene e voglio condividerla.
Non vi allarmate, sono sempre la solita schiappa in cucina, per cui anche la ricetta è relativamente facile, ma dato che si tratta di una cosa un po' insolita, magari posso dare qualche spunto e farvi conoscere il Pak choi.
Il Pak choi o Bok choy è il cavolo cinese.
Io l'ho scoperto qui a Londra, non so se in Italia sia diffuso o meno, io lo trovo nei supermercati, per esempio al Lidl, per cui magari c'è anche lì.
E' un cavolo, ma assomiglia più alle coste di bietole, non puzza quando lo si cucina e resta croccante con un sapore leggermente amarognolo.
Le ricette che ho trovato in rete su come cucinare il Pak choi sono abbastanza poche e prevedono quasi tutte di far saltare il Pak choi in padella con olio, aglio, peperoncino e un po' di salsa di soia.
Siccome non mi piacciono tanto le ricette piccanti e, come ho detto questa verdura ha un retrogusto un po' amaro che viene evidenziato dalla salsa di soia, ho provato qualcosa di diverso e mi sono inventata questo piatto.
Pronti? eccolo:

Pak choi al miele (per 2 persone).
Pak choi al miele - ingredienti
Cosa serve:
2-3 Pak choi
Mix di noci e nocciole tritate (io metto anche arachidi, mandorle, anacardi e quello che trovo)
Olio
Sale
Miele

Come si prepara:
-Dividete, e lavate bene tutte le foglie del Pak choi, poi tagliatele a fettine.
Pak choi lavato e affettato
 -Saltatele in padella con olio e dopo qualche minuto aggiungete un po' di sale e il trito di noci.
-Girate di tanto in tanto fino a che la verdura non sarà cotta: la parte bianca diventa un po' trasparente e si ammorbidisce.
-Togliete dal fuoco e mettete nei piatti passando uno o due cucchiai di miele su ogni porzione.
FINE 

Qui lo vedete impiattato con pollo al curry.
Pak choi al miele + pollo al curry
Il miele bilancia l'amarognolo del Pak choi e il risultato è un piatto agro-dolce che a me piace moltissimo ( e anche a Mr. Fedo!)
E se non mi credete... provate voi stessi!

venerdì 12 giugno 2015

B&B e cibo in Devon

Continuo il mio resoconto sul nostro viaggio in Devon con una nota speciale per il nostro Bed&Breakfast, perché, detto sinceramente, non potevamo sceglierne uno migliore.
Beechwood B&B
Il Beechwood B&B, come avevo accennato nel post precedente, è situato nel bel mezzo del parco del Dartmoor, a Postbridge. 
L'edificio è un tipico cottage inglese, costruito nel 1871 (due case separate poi unite insieme) e  l'acqua che viene utilizzata nella casa viene ancora ricavata dal pozzo all'esterno dell'edificio, depurata e pronta da bere dal rubinetto. L'acqua dello sciacquone e dei termosifoni, come quella utilizzata per innaffiare il giardino è data da cisterne di acqua piovana.
Breakfast room

Beechwood B&B's garden
Inoltre, sul book che viene fornito in ogni stanza, ci sono alcune semplici regole da seguire per minimizzare i rifiuti e gli sprechi (l'acqua del pozzo non è infinita!)
Ci tengo a raccontare questi particolari perché mi è piaciuto molto l'approccio "ecologista" di questo B&B che aderisce ad una campagna di sostenibilità organizzata dallo stesso parco del Dartmoor per far sì che l'impatto dei turisti non gravi sull'ecosistema del parco.
Our bedroom - Beechwood B&B
All'interno del cottage ci sono 7 stanze per gli ospiti, più i bagni (noi avevamo il nostro bagno privato affacciato sulle scale), le aree comuni in cui viene servita la colazione, veranda coi tavolini che da sul giardino, e sala relax con libreria e giochi da tavolo.
Ho trovato tutto molto pulito e per mantenere tale stato, la proprietaria ci ha chiesto di togliere le scarpe nella verandina davanti all'ingresso, entrando all'interno con le ciabatte, e asciugare il cane con gli stracci a disposizione: esattamente quello che facciamo anche noi a casa. Considerando che ci sono molte zone fangose e nel Dartmoor si cammina parecchio, è un buon modo per tenere pulito.
Beechwood significa "Bosco di Faggi" e infatti attorno ai due campi che circondano il B&B e il giardino ci sono un sacco di piante di Faggio gigantesche.
Le galline dei proprietari sono libere  nel prato e ci sono anche molti coniglietti selvatici.
I cani sono benvenuti non solo nel nostro B&B, ma anche in molti pub all'interno del Parco, l'unica regola è che durante la colazione il cane deve essere lasciato in auto (il parcheggio è tutto in ombra) o in camera.
Per pranzi e cene ci siamo affidati ai due pub più vicini: il primo, East Dart, è a circa 8 minuti dal B&B, sulla strada principale, oppure qualche minuto in più passando per i campi (percorso altamente consigliato).
Il secondo è un po' più lontano, circa dieci minuti in auto e si chiama Warren House Inn.
East Dart
Ad essere onesti in questa vacanza ci siamo strafogati di cibo come porcelli, andando quasi sempre al  East Dart. I piatti sono tipicamente da pub inglese: porzioni molto grosse e gustosissime, prezzi nella media, circa £10 piatto unico che, credetemi, basta e avanza. Senza contare che la colazione all'inglese è già di per sé bella sostanziosa, ecco cosa abbiamo mangiato:
Chicken's BBQ  burger + chips / Tris of sausages + mash potato
Soup and cheesy chips
Otter Ale
Sunday Carvery
La domenica pomeriggio, dopo una lunga camminata e poi pennichella, ci siamo anche concessi un "Cream Tea" nel giardino del B&B.
Cream Tea with Scones
Il "Cream Tea" è d'obbligo se andate in Devon: tè servito con gli scones, dolcetti simili a pagnottine morbide, farciti di clotted cream (una panna burrosa) e marmellata (di fragole). Quelli che abbiamo mangiato erano fatti in casa dalla proprietaria del B&B: buonissimi e sorprendentemente leggeri.
Ecco, ora il problema è riabituarsi ai ritmi di prima e ridurre l'ammontare di cibo per pasto.
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