Ecco che mi perdo di nuovo e mi scordo di scrivere le attività svolte all'Archivio.
Dunque, dovevo raccontare di come è andata la prima sessione con i bambini delle elementari.
Ecco, tanto per cominciare, NON era la sessione con i bambini "over 5's", cioè quella che mi ero preparata per tutta la settimana, ma quella con gli "under 5's'", vale a dire i bambini dai 3 ai -5 di cui non sapevamo assolutamente nulla, se non che "C'è un topino archeologo che si chiama Morti (la mascotte del LAARC) che ama scavare e... canteremo tante belle canzoncine".
Canzoncine? QUALI CANZONCINE??? Non abbiamo mai cantato alcuna canzoncina durante il training!
Diciamo che mancava la preparazione base e, a quanto pare, anche i miei colleghi/volontari erano leggermente in ansia prima di iniziare.
In realtà è stato tutto molto più semplice del previsto: le canzoni e praticamente tutte le attività sono state condotte da un musicista, era infatti una sessione dedicata agli strumenti musicali (antichi e nuovi).
Il compito di noi volontari è stato quello di accogliere i genitori e i bambini distribuendo i fogli di consenso per le responsabilità parentali (in pratica: i genitori sono responsabili del comportamento dei bambini che accompagnano, noi volontari siamo solo un aiuto in più, ok?) e le etichette adesive per scrivere il nome di ogni bambino.
Durante gli spostamenti nelle varie aree dell'Archivio, il nostro compito era anche di tenerli sott'occhio e possibilmente raggruppati, tipo i cowboy con le mandrie, ma per fortuna sono stati tutti abbastanza docili. E poi, osservazione della mia mente acuta e per nulla scontata: i bambini sotto i 5 anni sono molto piccoli e, anche se sono una decina, è facile gestirli perché occupano lo spazio di circa 4 persone adulte.
In cerchio sui materassini il musicista ci ha presentato Morti the mouse e tutti quanti ci siamo messi a scavare con le "zampette" per trovare qualche tesoro. E' divertente vedere i bambini che ripetono ogni gesto: scavano e ogni tanto si fermano, sgranano gli occhi stupiti per osservare il tesoro invisibile che stringono nel pugno. E ovviamente lo fanno in maniera serissima.
Poi abbiamo cantato la canzone della Macchina del tempo che ci ha insegnato sul momento il musicista e abbiamo "viaggiato nel tempo" spostandoci al piano superiore, nell'archivio vero e proprio.
Qui Morti ha voluto sussurrare a noi volontari il numero dello scaffale in cui erano nascosti tre grandi tesori: un tuning peg (accordatore a chiave per clavicembalo, che in italiano dovrebbe chiamarsi "pirolo"), un ponte di violino (la parte che solleva le corde dalla cassa... chiedo venia ai musicisti se uso termini impropri), una jews harp (in italiano dovrebbe essere lo "Scacciapensieri") e un flauto medioevale di osso (non integro ma comunque affascinante).
E poi ovviamente abbiamo cantato, in ordine:
-la canzone del Tuning peg, che io mi sono ostinata a chiamare Chuning peg per tutto il tempo;
-la famosissima Greensleeves che è appunto una canzone antichissima (l'unica che conoscessi già);
-e la canzone dell"Sad bird", dato che, nel metre dell'attività, è saltato fuori anche un fischietto a forma di gufo che veniva usato come richiamo per gli uccelli.
Alla domanda:"Perché secondo voi, l'uccellino è triste?" un bimbo ha alzato la mano è ha detto "Perché... gli manca la sua mamma" Stavamo per commuoverci tutti quanti.
Infine danze con foulard colorati per tutti! e ogni bambino ha torturato a turno il violino delpovero musicista, scene esilaranti: chi passava la stanghetta sulle corde con la lentezza di una lumaca che spalma il burro su una fetta di pane (se si è mai vista) e chi, preso da un raptus, suonava che neppure un falegname con la sega ci mette tanta voga... Che meraviglia!
Bene, vi ho tediato abbastanza con i miei racconti diabetici sui bambini, per cui vi svelo l'ultima gaff poco prima che il gruppetto abbandonasse l'archivio e se ne tornasse da dove era venuto.
Vedo un bambino che non ha ancora indossato il giacchettino giallo fosforescente che qui usano gli infanti per essere ben visibili quando si spostano in gruppo per la città. Lo aiuto ad indossare il suo giacchettino e quando ho finito gli dico quello che ho ripetuto per tutta la settimana "Ecco, ora sei anche tu un Archaeological Detective!"
...
peccato che questa NON era la sessione dei detective archeologici, peccato che fosse quella degli stumenti musicali e nessuno avesse mai parlato di detective durante tutte le attività svolte.
Il bambino mi guarda con un'espressione irripetibile e anche se non apre bocca, il suo sguardo dice tutto e senza mezzi dermini: "Ma. Che. Cazzo. Stai. Dicendo?"
Abbiamo comunque avuto splendide valutazioni dalle quattro mamme presenti, 100% positive, e l'unico suggerimento per la prossima sessione è stato di far fare ai bimbi qualche lavoretto o disegno da portare a casa alla fine delle attività. Per le prossime sessioni in effetti sono previsti dei lavoretti, per questa, se verrà rifatta in futuro, ho proposto un disegno da colorare (quello che vedete qui nel post).