Circa un mese e mezzo fa, ho visitato per la prima volta il Victoria and Albert Museum (V&A Museum) ed è stato amore a prima vista.
Mi sono chiesta "Perchè, PERCHE' non l'ho visitato prima?" ma la risposta è semplicemente racchiusa nella sindrome del "non-turista", ovvero quella che ti fa pensare "Beh, prima o poi vedrò tutto, i musei mica scappano, io vivo qui e me la prendo comoda. Quando avrò tempo ci andrò." E, credetemi, non sono l'unica ad essere affetta da questa sindrome, ma d'altra parte è normale che le mie priorità siano diverse da quelle di un turista che deve vedere il più possibile in una manciata di giorni, vi pare?
Comunque, dicevo, mi sono innamorata del V&A Museum e in due sole settimane sono riuscita a tornarci ben 3 volte trascinando in una di queste visite anche Mr. Fedo. Poi ho esitato parecchio prima di scriverne, cercando di non cedere alla tentazione di descrivere ogni singolo spazio del museo che mi ha appassionato (ovvero tutti), e fare un post sensato, senza innescare suicidi di massa. E' comunque difficile racchiudere in un solo post tutto ciò che ci sarebbe da dire su questo museo, comprese le mie consideranzioni personali, e presto capirete perché.
Ma andiamo per ordine.
Che tipo di museo è il V&A museum, di cosa tratta?
Questa è forse la domanda più difficile. Sulla mia guide c'è scritto che è un museo con un'immensa collezione di Arte decorativa, fondato a metà Ottocento e poi ribattezzato dalla Regina Victoria nel 1899 in memoria del deceduto consorte Principe Alberto.
Ok, dopo aver letto questo... avevo le idee ancora molto confuse su cosa potesse esserci lì dentro. L'Arte decorativa, se ci pensate, può essere parte di qualsiasi cosa: qualsiasi oggetto "decorato" può essere "arte decorativa", persino ciò che non è decorato può essere "Arte decorativa"!!! E' forse per questo che io preferisco il termine "Arte applicata", ovvero l'arte che si fonde con oggetto e nel diviene parte supportandone la funzione (sia essa strutturale, sociale o simbolica).
Capirete che, comunque la si voglia chiamare, è una materia molto ampia, che abbraccia un'infinità di categorie per ogni epoca e paese in modo differente.
Capirete che, comunque la si voglia chiamare, è una materia molto ampia, che abbraccia un'infinità di categorie per ogni epoca e paese in modo differente.
Il V&A è in effetti enorme (dalla guida: "11km di gallerie poste su 6 piani"!) e organizza le proprie aree secondo diversi criteri: alcune si distinguono per area geografica (Cina, India, Giappone, Medioriente e, ovviamente, Gran Bretania), altre per periodo storico (Medioevo, Rinascimento) altre ancora per materiale utilizzato o tecnica o materiale trattato (ceramica, vetro, moda, design, mobili, architettura, scultura).
Perché tutte queste categorie sono importanti, al di là della pura bellezza artistica che possono avere?
Spesso ci si sofferma solo sull'aspetto estetico di questi oggetti, e ciò può essere alquanto vago, molto personale, ed eventualmente molto noioso: "Che m'importa di vedere un servizio da té cinese piuttosto che un abito d'alta moda di cento anni fa, se non sono né una tenera vecchietta che colleziona ceramiche, né una Fashion victim?"
Ma spesso, per apprezzare pienamente qualcosa e capirne il significato bisogna saper fare dei collegamenti fra vari argomenti (parlerò un'altra volta di come alcune scuole, secondo me, non inducano affatto a questo tipo di ragionamenti, scavalcando le bariere che le materie scolastiche impongono). La decorazione non nasce come bisogno primario del uomo, ma è la straordiaria espressione di un'evoluzione importantissima, sia dal punto di vista sociale che da quello tecnico.
Un determinato stile di abbigliamento può rappresentare l'epoca di cui fa parte, la politica, lo stato sociale, il grado di evoluzione del commercio in quel determinato paese, ecc... ecc..
Allo stesso tempo un pezzo di porcellana decorata può mostrarci come la tecnica per la cottura della ceramica si sia evoluta nel tempo, il grado di conoscenza della chimica, i tipi di materiale utilizzati per ottenere risultati differenti, l'approccio alla modellazione della materia, gli strumenti utilizzati e le contaminazione di stile fra un paese e l'altro.
Il V&A Museum è tutto questo, con tanto di video illustrativi per capire come viene fatto un mobile intarsiato e laboratori interni al museo in cui alcuni artisti-artigiani lavorano davanti ai visitatori, separati solo da un vetro: come se anche loro, assieme alle loro tecniche, fossero stati messi in vetrina.
Io, la prima volta che l'ho visitato, sono caduta in una trance di meraviglia da cui non riuscivo ad uscire, anche se il mio fisico implorava pietà, non riuscivo a sospendere la visita attirata in ogni sala da qualcosa di diverso. Non so quante ore ci sono rimasta, ma non sono riuscita a vedere tutto comunque, se non durante le visite successive.
Posso però dire che i piani d'accesso al museo sono in genere i più affollati, ma quasi nessuno arriva a visitare i piani più alti, per cui lì potrete godere di maggiore calma e una bella vista sui tetti di South Kensington e sulla cupola interna del museo.
E, insomma: io, postessi, ci pianterei le tende lì dentro, ma è meglio che il resto non ve lo descriva io, ma lo scopriate da voi.
Ulteriori informazioni sul V&A Museum e sulle mostre temporanee al suo interno potete trovarle sul SITO
Spesso ci si sofferma solo sull'aspetto estetico di questi oggetti, e ciò può essere alquanto vago, molto personale, ed eventualmente molto noioso: "Che m'importa di vedere un servizio da té cinese piuttosto che un abito d'alta moda di cento anni fa, se non sono né una tenera vecchietta che colleziona ceramiche, né una Fashion victim?"
Ma spesso, per apprezzare pienamente qualcosa e capirne il significato bisogna saper fare dei collegamenti fra vari argomenti (parlerò un'altra volta di come alcune scuole, secondo me, non inducano affatto a questo tipo di ragionamenti, scavalcando le bariere che le materie scolastiche impongono). La decorazione non nasce come bisogno primario del uomo, ma è la straordiaria espressione di un'evoluzione importantissima, sia dal punto di vista sociale che da quello tecnico.
Un determinato stile di abbigliamento può rappresentare l'epoca di cui fa parte, la politica, lo stato sociale, il grado di evoluzione del commercio in quel determinato paese, ecc... ecc..
Allo stesso tempo un pezzo di porcellana decorata può mostrarci come la tecnica per la cottura della ceramica si sia evoluta nel tempo, il grado di conoscenza della chimica, i tipi di materiale utilizzati per ottenere risultati differenti, l'approccio alla modellazione della materia, gli strumenti utilizzati e le contaminazione di stile fra un paese e l'altro.
Il V&A Museum è tutto questo, con tanto di video illustrativi per capire come viene fatto un mobile intarsiato e laboratori interni al museo in cui alcuni artisti-artigiani lavorano davanti ai visitatori, separati solo da un vetro: come se anche loro, assieme alle loro tecniche, fossero stati messi in vetrina.
Io, la prima volta che l'ho visitato, sono caduta in una trance di meraviglia da cui non riuscivo ad uscire, anche se il mio fisico implorava pietà, non riuscivo a sospendere la visita attirata in ogni sala da qualcosa di diverso. Non so quante ore ci sono rimasta, ma non sono riuscita a vedere tutto comunque, se non durante le visite successive.
Posso però dire che i piani d'accesso al museo sono in genere i più affollati, ma quasi nessuno arriva a visitare i piani più alti, per cui lì potrete godere di maggiore calma e una bella vista sui tetti di South Kensington e sulla cupola interna del museo.
E, insomma: io, postessi, ci pianterei le tende lì dentro, ma è meglio che il resto non ve lo descriva io, ma lo scopriate da voi.
Ulteriori informazioni sul V&A Museum e sulle mostre temporanee al suo interno potete trovarle sul SITO
Che meravigliaaaa.. oddio, anche gli abitiiii... andiamociiii!
RispondiEliminaSì, per gli abiti c'è una sessione apposita e io ho visitato anche una esposizione sulla moda italiana.. Ma quella non mi è piaciuta. Però il resto sì!!!
Eliminache bello *_* Voglio morirci lì dentro
RispondiEliminaSì, è quello che ho detto io!!!!
Eliminaci credo! Sai che bello poi infestare un posto del genere?
EliminaPenso proprio che potrebbe piacere anche a me!! **
RispondiEliminaMoz-
Probabilmente sì, ce n'è per tutti i gusti!
EliminaNon ci sono mai stata.
RispondiEliminaAssolutamente da recuperare.
Non so perché sia così poco frequentato rispetto al Natural History Museum, sono uno affianco all'altro. Se ti capita vacci!
EliminaA me sembra straordinario, direi monumentale! Capisco la sindrome da non turista ed è giustamente vera, ma capisco pure il mangiarsi i gomiti dopo!
RispondiEliminaIo penso che vedere abiti o tazze o mobilio di vario genere aiuta ad entrare meglio in un'epoca lontana, ci fa capire la quotidianità e ti confesso che provo sempre un certo brivido immaginando che quell'oggetto è stato toccato e vissuto da qualcuno in un'epoca lontanissima dalla mia!
Sì è qualcosa di immenso ed immensamente interessante! Per quanto riguarda la sensazione di oggetti usati da altri, mi ci fa pensare di più il Museum of London, forse perché ha oggetti di uso più comune, però sono belli entrambi! :-)
EliminaMi hai convinta! La prossima volta che verrò a Londra non andrò più solo alla Tate Modern :-)
RispondiEliminaBrava! Alla Tate c'è troppa gente e poco spazio per i miei gusti. :-/
EliminaAl momento l'occhio mi cade sulle sculture, anche se così su sue piedi non riesco a riconoscerne qualcuna in particolare... sono un po' arruginita!
RispondiEliminaMi piace l'idea di questo museo! :D
Le sculture nella foto sono nell'area dedicata all'arte rinascimentale, per cui ci sono un sacco di cose italiane, ma c'è una galleria con sculture con un misto di epoche e autori che è veramente lunghissima. E poi la sala dei calchi, quella che ha le colonne nella foto, in cui sono riprodotti portoni in altorilievo e colonne di importanti cattedrali europee... Insomma anche per la scultura c'è di tutto e di più!
EliminaSe torno a Londra, un giorno, sarà uno dei primi che visiterò :-)
RispondiEliminaIo...ci vorrei già tornare!
EliminaQuando sono stata a Londra, lì non sono andata...Dalla tua descrizione, trapela proprio la passione per quello che contiene questo museo, si vede che ti piace proprio, e mi hai davvero incuriosito!
RispondiEliminaSì, mi piace tantissimo, proprio per i motivi che ho spiegato e forse perchè è così che mi interesso alle cose: guardando la loro forma e come sono decorate si capiscono tante cose interessanti
EliminaMa sicuramente mi piacerebbe *-* condivido completamente le tue riflessioni, senza contare che sono perfettamente a metà strada tra una vecchietta e una fashion victim! :)
RispondiEliminaP.S. Quella sedia invariata.... *-*
*intarsiata
EliminaSapevo che ti sarebbe piaciuto e avresti apprezzato, non ti resta che venire e vedere! :-D
EliminaLa sedia è bellissima, l'unica cosa è che è di avorio intarsiato...spero che ora non le producano più.
Ogni tuo post è una buona ragione per prenotare immediatamente un volo per Londra. In questo museo non ci son stata ma dalle tue parole e foto credo possa piacermi un sacco. :)
RispondiEliminaEheh, cerco di farvi vedere ciò che vedo io quando visito questi posti e se mi piacciono ne parlo al meglio!
EliminaC'è una grande probabilità che sarà amore a prima vista anche per me! (Perché ci vengo a Londra prima o poi, così magari mi ci porti tu ^_^)
RispondiEliminaSi si, io ci andrei anche tutti i giorni... Mi piace davvero molto! :-D
EliminaChe meraviglia!! *A* Il desiderio di un viaggio a Londra si fa sempre più impellente
RispondiEliminaIl mio museo preferito... ci vivrei dentro ;-)
EliminaAccidenti, io sono riuscita a darci solo una sbirciatina prima che i miei mi trascinassero via! :(
RispondiEliminaAllora devi DEVI tornarci!
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