ore 18 da qualche parte su dei binari. Sono partita da neanche un'ora e già mi assale un altro dubbio amletico: Mangiare ora, alle sei del pomeriggio, o dopo il cambio di treno a Genova ( Genova Principe non Brignole! altra raccomandazione importante, che se poi sbaglio a scendere sono fritta!) ad un'orario più umano per la cena come le 8,30 o le 9...? Non finisco di formulare la question nella mia mente che sto già sgraffignando un pezzo di schiaccino avvolto nell'alluminio della mia borsa. Dicesi "schiaccino" una pizza doppia con ripieno a richiesta: ti ci ficcano dentro di tutto, persino un ananas... nel mio c'era speck e fontina, per tenermi leggera...
Intanto che mi abbuffo viene annunciato un ritardo del treno di un quarto d'ora... l'ansia è tornata e i bocconi mi si ingrossano nella gola quasi a strozzarmi. Cerco di rilassarmi disegnando la mastodontica donnona nera con turbante rosso che mi si è seduta davanti: che bella.
Alle 20,14 finalmente scorgo la stazione di Genova Brignole: è il segnale che mi sono imposta per prepararmi alla mia fermata (Genova P. Principe...la P sta per Piazza Principe...ricordati bene!) e in tempo record smonto armi e bagagli e mi posiziono davanti alla porta, non prima di aver ovviamente salutato l'isterico gatto e il suo toscano addomesticato.
E scendo al binario 18... tutti sanno già dove andare, in breve mi ritrovo sola cercando ancora di capire da che parte girarmi per trovare una pensilina con gli orari. Poi cammino avanti e indietro trovando solo cartelloni pubblicitari... aaaansiah... decido infine di scendere nel sottopassaggio e finalmente trovo il cartellone delle partenze: Torino PN, ore 20,30 binario...18! E risalgo le scale con estrema gioia e 13 kg di bagagli, per tornare... esattamente sul binario di prima!!! ... 'chè fa bene hai glutei wa!
Un po' stravolta fisso i binari con occhio spento in attesa del treno e... chi vedo che fa capolino tra un sasso e l'altro in modo furtivo?... un topo... e qui inizio seriamente a chiedermi quale sia il livello di igiene delle FS. La risposta mi giunge in contemporanea con il mio treno: lercio da far schifo sia dentro sia fuori, macchie di sudore sui sedili stile sindone, l'odore dei precedenti passeggeri permane anche se ormai quasi tutte le carrozza son vuote e manco a dirlo, l'aria condizionata non c'è.
Mi siedo 'sta volta dietro 4 ragazzette abbronzatissime con le orecchie adorne di cuffiette collegate a mini lettori Mp3 che cantano in coro e contemporaneamente conversano tra loro (come fanno? mah...). Sia il mio che il loro finestrino vengono spalancati, e via: si riparte.
Alla volta di Alessandria però una scena agghiacciante ci obliga a richiudere ermeticamente ogni via di aereazione: decine di persone all'esterno, sulla pensilina, agitano freneticamente le mani, a mo' di ventagli davanti alle facce, per alcuni già tumfatte e sanguinanti: non è la peste bubbonica di Manzoni, ma Zanzare! Mi tornano alla mente quella serie di film sul genere AltaTensione dove qualsiasi potenziale minaccia (improbabile, a dire il vero, a rigore di ogni logica realistica) si trasforma in un disastro naturale creando conseguenze critiche per la sorte di tutto il pianeta, e per la prima volta, dopo aver visto "L'attacco delle zanzare assassine" dal vivo, trovo plausibilissimo credere nell'esistenza dei Tremors...
Il treno riparte, ma nonostante l'aria sia dinuovo irrespirabile non apriamo i finestrini fino a Trofarello.
Poi, pian piano, la situazione si normalizza, le ragazzotte ricominciano a canticchiare e anche nella mia mente, non nelle orecchie purtroppo, perchè non ho il lettore Mp3 (per colpa di una fata, è ormai risaputo che è colpa sua!) comincia a risuonare Battisti : Miso noi formato c'èu treno chepar talle settequaranta...
E in un attimo, quasi (Quasi) senza che me ne sia resa conto, sono a Porta Nuova, Torino... casa.
Però... che straordinario "trip" il mio primo viaggio da sola in treno!