giovedì 28 novembre 2013

I miei lavori su Søciety 6


Important Notice:
You can find some of my artwork HERE on Søciety6   as prints, stationary cards, iPhone/iPod cases and skins.

FREE Shipping thru Cyber Monday, worldwide (December 2)! 

ASAP I'm adding some new illustrations, stay tuned! 





 

Avviso Importante!
Alcune delle mie illustrazioni ora sono in vendita QUI su Søciety6  sotto forma di stampe, card o cover (cases and skins) per iPhone e iPod.
Presto ne aggiungerò altre, ma mi premeva fare questo piccolo intermezzo pubblicitario perché per ora, fino al 2 Dicembre, c'è una promozione per la SPEDIZIONE GRATUITA.


Un GRAZIE immenso ad Alice che mi ha suggerito il sito  e a tutti voi che commentate sempre con parole gentili i miei disegni e mi inniettate  una dose massiccia di autostima. Spero di avere presto altre novità!

Peter ti odio

Sì, Peter, ti odio perché mi hai rovinato l'infanzia.
Hai innescato in me terrori e sospetti a cui mai avrei voluto pensare.
Dai, pensiamoci, chi sei tu in realtà, caro Peter Pan? Uno sconosciuto che si intrufola dalla finestra e porta via i bambini, in un posto che neppure esiste. Terribile.
I bambini "sperduti". Già, sperduti perché, come ci spiega Wikipedia,  non essendo stati reclamati per sette giorni, sono stati portati via a Neverland, dove vivono con Peter Pan.... nessuno li ha mai cercati, capite? Non sono bambini "smarriti" sono persi. Il termine "sperduto" indica rinuncia a priori.
Io non sono mai stata una bambina eccessivamente mammona, ma Peter Pan, la "sindrome dell'abbandono" te la fa venire anche se non ce l'hai.
Dunque, dalla prima volta che ho visto il cartone animato ho iniziato ad esserne terrorizzata e figurarmi cose terribili: perdermi e non essere cercata, essere abbandonata con non curanza, sperduta dai miei stessi genitori. Capite la mia ansia?
Mi sono sempre chiesta: dove erano questi genitori quando i bambini sono scomparsi? Li hanno mai cercati? Si sono dati da fare per trovarli? Ora ho la risposta: No.
a se vogliamo andare a fondo in questo delirio: io ci tornerei da dei genitori che mi hanno abbandonata? Li riabbraccerei scogliendomi in una scena melensa oppure... sputerei in un occhio a  genitori così?
La carrambata: Toh, guarda, sono tornata! Dopo sette anni vissuti su un isola con un pazzoide che non vuole crescere, mangiando bacche e vestendomi di pelli di animali e foglie, combattendo contro pirati e coccodrilli, mentre voi, non vedendomi tornare, non vi siete neppure scomodati a chiamare la polizia e dichiarare la mia scomparsa. Ed eccomi qua: baci e abbracci. Volemmose bbene. Happy Ending.
Io. Gli sputerei in un occhio.
Davvero, Peter Pan per me sei un incubo.
E adesso ti ritrovo qui, nella mia passeggiata in Hyde Park, nel Kensington Garden. Ti hanno fatto persino una statua con il flauto (di Pan) tra le mani che mi sembri la versione mignon del Pifferaio magico. Tutto torna, dato che anche il pifferaio, dopo aver portato via i topi dalla città, si porta via i bambini.
Sempre in termini di rapimento di infanti, c'è stato un momento in cui ho pensato che la tua rappresentazione Disneyana, con le sembianze da folletto e occhi a mandorla, potesse in qualche modo essere collegata con i Changelling: lo scambio o il rapimento di bambini nella culla da parte di elfi maligni rimpiazzati da altri elfi affinché venissero allevati e nutriti dai genitori umani (si riferisce a questo anche il titolo dell'omonimo film con Angelina Jolie, Changelling).
Non so a voi, ma a me questa cosa sembra abbastanza inquietante.
Ma mai quanto il piedistallo della tua statua di Peter in cui si scorgono figure umane e dei coniglietti, che come dico sempre: sono come il prezzemolo e stanno bene su tutto. Ma dico: l'avete osservata bene? Ad una prima occhiata mi sono detta: le figure saranno i famosi bambini sperduti e quella vicino ai coniglietti è Wendy. Poi riguardando le foto mi sono accorta che le figure sono in realtà tutte donne-fanciulle-fate, avviluppate in un turbine melmoso dal quale no riescono a liberarsi. terrificante associazione di idee: mi hanno fatto pensare alle teste di fanciulli intagliati (incastonati) sul letto di Eleonor nell'orrido* film "Haunting- Presenze".
In realtà sono le fate che avviluppano Peter nei giardini di Kensington per non farlo tornare a casa dalla madre e in un certo senso accettare le responsabilità del mondo adulto da cui è fuggito uccidendo per sempre la sua immaginazione da fanciullo (WHAT?).
Poi, quando finalmente riesce a tornare, trova le finestre sbarrate da spranghe di ferro e scopre che la madre l'ha rimpiazzato con un altro bambino. (ri-WHAT???)
Da lì, il nostro Peter si trasforma da vittima a carnefice (mi sorprende che non sia diventato un prototipo di Norman Bates) e decide di "rapire " altri bambini e portarli nel suo mondo.
Insomma: esistono tante storie su Peter Pan, molte interpretazioni e associazioni di idee, ma da qualsiasi parte io le guardi, non riesco a vederne una lettura positiva. Proprio no.
Peter Pan : sei il mio incubo!




*è un orrido film dell'orrore, se non l'avete visto sappiate che è proprio brutto brutto brutto.

mercoledì 27 novembre 2013

Linocut printing

Qualche mese fa avevo creato delle stampe su stoffa con degli stampini di linoleum incisi da me (li trovate QUI e QUI).
Mi avete chiesto spiegazioni riguardo questa tecnica  che purtroppo si sono fatte attendere per moltissimo tempo. Non me ne sono dimenticata, non mi dimentico mai di tutti i post che vorrei scrivere... solo che: una la penso e cento ne faccio (ogni tanto ho problemi a stare al passo con me stessa). Dunque eccomi qui a parlare di lavori che ho fatto mesi fa.
Il linoleum è un materiale gommoso che viene venduto in fogli spessi qualche millimetro. Lo trovate nei negozi ben attrezzati di belle arti in diversi formati e (presumo) composizioni, anche se originariamente è stato prodotto come copertura per pavimenti negli anni '60 (poi sono venuti il PVC e altri materiali... ma questo ci interessa poco).

lunedì 25 novembre 2013

Autumn in Hyde Park

La luce radente di questo periodo è l'ideale per fare foto, i colori dell'autunno fanno il resto.
Venerdì sono andata a fare una passeggiata lungo Hyde Park, che è forse uno dei più grandi parchi di Londra, attraversato dal Serpentine: un immenso lago lungo e stretto.

giovedì 21 novembre 2013

Rendez-vous vudù

Avete mai letto il Tè?
No, non i fondi del tè o del caffè... Parlo del BLOG del divertentissimo Raffy!
Questa volta è stato lui e il suo post sugli Dei Vudù ad ispirarmi una serie di coloriti personaggi.
Volevo delle rappresentazioni abbastanza "iconografiche" di questi bizzarri Dei, così ho preso come riferimento le immagini della cultura vudù, ma anche quelle dei santini cristiani, alcune "celebrità" dei giorni nostri e, non ultime, le meravigliose carte dell'ormai scomparso Sergio Toppi (vedi alla voce: luci drammatiche).
Ho cercato di rappresentare delle figure mistiche, sospese nel "divino" ma anche con delle espressioni intense che hanno molto dei vizi "umani". I corpi sono delineati  da una linea bianca, sovrapposta al colore puro, laddove il colore contiene la figura e i simboli che definiscono le caratteristiche di ogni divinità.
Quali sono queste caratteristiche? Perché non provate a scoprirlo leggendo l'articolo scaricabile a questo LINK!
Abbiamo pensato di fare un piccolo regalo ai nostri lettori impaginando il testo e le illustrazioni come se fosse un vero articolo editoriale scaricabile come PDF. 

Dato che quello degli scaricamenti è il mio primo esperimento: fatemi sapere se funziona tutto e se vi piace come idea.

martedì 19 novembre 2013

Sciarpa Collo

Succede che qui inizia a far freddino, ma più che altro tira un vento che, come riportato dai giornali, ha creato non pochi disagi a Londra... uno fra questi è che mi stava volando via il cane.
Ma senza andare nei particolari più imprevedibili, quest'estate  (sì, a Luglio, quando anche qui si moriva di caldo) mi sono messa al lavoro per creare questo "collo" para-spifferi.
It's so windy in London lately! You probably heard about the strong winds hitting the UK, well I saw my dog flying... almost.
So, to prepare myself for the cold winter wind, I crocheted this neck scarf a couple of months ago:
Ho comprato questa bellissima matassona e  ho iniziato ad uncinettarla (si dirà così?) davanti alla TV. E' un lavoro poco impegnativo, io non so fare grandi cose con l'uncinetto, però questo è davvero molto semplice, ho usato il punto a catenella, che è quello più basico che c'è.

It did not take me a long time to do it, I made it while watching the TV, bit by bit over a couple of days. I'm not used to crochet, but this is a very easy job using the chain stitch technique.
Purtroppo si tratta di lana acrilica, ma mi piaceva troppo il colore e quei micro puntini colorati, che non ho potuto fare a meno di prendela. Me n'è anche avanzata una grande quantità, ma la tengo per i prossimi eventuali lavori.
Infine ho aggiunto due bottoni di cocco come decorazione.
Ed eccomi qui: pronta a sconfiggere il vento gelido! 

Even if the wool was acrylic, I bought it because I fell in love with this color and texture. I want to do some other works with it. Finally I added two coconut buttons as decoration. 
And here I am ready to defeat the chilly winter!


domenica 17 novembre 2013

Al lupo! Al Lupo! ...a Mr. Fedo!

Oggi è il compleanno di Mr.Fedo.
Auguriiii! Buon Compleanno Nino!
Lui ama molto i lupi e i pastori tedeschi (chi lo conosce lo sa), per cui gli dedico questo disegno.
Non parlospesso di lui sul blog ma è probabilmente la persona più genuina e buona che io abbia mai conosciuto (e sposato), per cui si merita tutto.
Oggi, caro mr. Fedo puoi anche commentare sul blog (ma solo per oggi, eh!)


PS: Ora forse capirà il motivo delle mie crisi isteriche quando rovistava tra i fogli lasciati in giro per casa e le insospettabili frasi tipo: "Ma perché CACCHIO guardi i disegni che non devi vedere?!"


giovedì 14 novembre 2013

DIY: Paralume

Ho comprato questa bella lampada verde ad un mercatino dell'usato a Greenwich per £2 (andare con le persone giuste paga: LEI è una vera esperta di mercatini).
Essendo senza pararalume, ho pensato parecchio a come avrei potuto sfruttare questa "mancanza"  in modo creativo.
Ho deciso che per ora la risolvo così:

I bought this beautiful lamp for only £2  at a car boot sale in Greenwich (I went to the market with HER, she is a real Car Boot Sales expert)
I found the lamp but I didn't buy any shade for it, thinking I would do it myself... and so I did:
E' stato un progetto piuttosto sperimentale, era da un po' che volevo creare qualcosa con i rotoli della carta assorbente, non esattamente un paralume, ma ho colto la palla al balzo e ci ho provato (non senza sbagliare un paio di volte e dover rifare tutto da capo)
 Ho incollato i pezzi di cartone con semplice colla vinilica, aiutandomi man mano con delle mollette e costruendo una fascia per volta. Ogni fascia ha 24 pezzi, che si ricavano da circa 3 rotoli, tagliati in fasce da 2cm, per cui ho utilizzato circa 9 rotoli.

I used about 9 paper towel rolls to realize my shade. I cut them 2cm deep and then I put them together with vinyl glue and some clothes pegs. In the top row, I put 3 piece 4cm deep laying on the lamp's structure.
Nella fascia superiore ho lasciato 3 pezzi più lunghi degli altri in modo che potessero poggiare sulla barra circolare della lampada.
Questa struttura è, per ora, quella che mi convince di più, anche se è un po' "provata" dai tanti tentativi di assemblaggio.

This project is a little bit rough because I have changed my mind several times along the way, but finally I like it. Anyway I 'd like to try some other solutions to customize my lamp, I hope to have some other ideas soon.
Magari prossimamente farò qualche altro vestitino per la mia lampada costumizzabile (e magari mi riuscirà meglio). Ci sono mille opzioni ancora con cui potrei sbizzarrirmi... basta provare!

mercoledì 13 novembre 2013

Per viaggiare meglio.

Per una volta la pubblicità su youtube non è fastidiosa, anzi: io ho trovato questo video davvero bello.
Penso sia importante condividerlo: queste semplici regole dovrebbero essere un "bagaglio" comune per tutti (non solo a Londra).  L'ho tradotto qui sotto anche per chi non parla inglese (scusate, traduttrici, se sono stata imprecisa o troppo letterale) spero sia comprensibile.


Quando viaggi nella città di Londra
è facilecreare scompiglio
Allora, per favore, non dimenticare
queste semplici regole di etichetta.

La piattaforma è abbastanza lunga
sembra solo piuttosto scomodo
sostare tutti insieme in un posto 
(con lo zaino di qualcuno in faccia).
Muovendosi poco più in là
ti sarà più facile accedere alle porte.

Ora il tipo invadente che sale a bordo
proprio davanti ai passeggeri che vogliono scendere
 e si rifiuta di lasciar scendere gli altri
(anche se essi gridano e strillano)
E' qualcuno che si merita un po' di compassione
per non sapere come si viaggia in questa città.

Mentre il tentativo di bloccare le porte
dovresti sapere che cosa può causare
non fa solo ritardare il treno,
ma può causarti danni, e farti del male.

Ora non ti vorremmo rimproverare
ma prova a spostarti un po' lungo l'interno 
così gli altri passeggeri non dovranno fronteggiarsi
con l'invasione del loro spazio personale.

E quando hai la nausea o non ti senti bene,
è forte la tentazione di fermare il treno
ma attivare l'allarme
può accrescere i danni:
ci è più difficile raggiungerti
e blocca il percorso di altri treni.
Questa è la semplice spiegazione 
del perché dovresti aspettare fino alla prossima stazione.

Noi amiamo i giornali gratis
ma, siamo sicuri concorderai con noi,
che l'amore si può rapidamente trasformare in odio 
se quei giornali bloccano le porte e ci fanno arrivare tardi.
Allora, solo per avvisarti,
porta il giornale con te quando te ne vai.

Tutti i passeggeri dovrebbero portare attenzione
e offrire il posto a quelli che ne hanno bisogno.
Sappiamo che può sembrare gretto,
ma per favore non aspettare che ti venga chiesto.

Ora, questo non intende essere un rimprovero,
solo un appunto informativo e istruttivo.
Perché non stiamo cercando di adularti.
Per noi, tutti i tuoi viaggi sono importanti.

venerdì 8 novembre 2013

La mia Gotham City

Questa è una postilla al post di oggi su Canary Wharf.
In effetti non l'ho menzionato, ma per me Canary Wharf è un po' Gotham City, quella dei Batman di Nolan. Ovviamente non mi riferisco ai substrati sociali nel quale prolificano criminali e pazzoidi, ma a vari riferimenti architettonici che mi sono divertita a scovare fra i film e la realtà.
Lascio che siano le immagini a parlare:

Canary Wharf


Canary Wharf è il centro nevralgico della finanza a Londra. Un'isola circondata d'acqua sulla quale sorgono diversi grattacieli e nella quale lavorano principalmente"men in black".

mercoledì 6 novembre 2013

Pumpkin Watching

Nel mio cortile accadono cose...
Vi avevo parlato tempo fa della comparsa del Bambinone D'oro  nel cortile davanti a casa nostra, la statua che campeggiava fino a pochi mesi fa al posto del Gallo Blu in Trafalgar Square.

Ebbene, dopo il Bimbo Gigante, nel periodo pre-Halloween, in cortile è spuntata una zucca.
Ovviamente non poteva trattarsi di una zucca "normale", ma di una zucca gigante... La Zucca! (Il grande Cocomero di Linus, mi suggerisce Acalia).
Insomma: c'è chi fa bird watching, osservando gli uccelli nel loro ambiente naturale, con tanto di mimetica e binocolo, e chi, come me, osserva l'evoluzione di una zucca gigante dalla finestra di casa propria. E la fotografa.
La fotografa non senza aver prima aver trovato un appostamento ideale per essere il più discreta possibile e non essere sgamata dagli omini che lavorano nella fonderia del palazzo davanti e che, in più giornate, hanno fatto il calco della zucca presumibilmente per trasformarla in statua.
Se siete interessati al procedimento con cui si realizzano le statue ho trovato il SITO della fonderia con foto e informazioni interessanti 
La zucca è quella palla ingessata alle spalle dell'omino in rosso.. grossa, eh?
Ormai mi è chiaro che il cortile avrà sempre le sembianze di una discarica a cielo aperto, ma che in realtà è un laboratorio in continua evoluzione, fatto di statue giganti, attrezzi e impalcature che vanno e vengono.
Venerdì scorso il Grande Cocomero è sparito, ma al suo posto è comparsa una Mega Orchidea Bianca, prima nascosta dalle impalcature.
Ora sono curiosa di sapere cosa verrà dopo.

martedì 5 novembre 2013

Cuccioli

Ed eccolo qui: un'altra creatura assieme ad un animaletto dei boschi. I due si sono appena incontrati, ma credo che faranno subito amicizia.

Here it is: a creature with a wild animal in a golden wood. They just met, but I think they will become friends soon.




lunedì 4 novembre 2013

Balla coi tubi II

A grande richiesta (di una sola persona, ovvero Vincent-san) vi racconterò come si è conclusa la faccenda della doccia incontinente iniziata QUI.
source
Come stabilito l'idraulico arrivò il giorno dopo il nostro ritorno in UK annunciato dal solito interminabile trillo di citofono.
Entrò con fare gentile, mi salutò, poi, come in un dejavù, si diresse verso l'ingresso, come aveva fatto l'altra volta, e io, come l'altra volta lo fermai e gli indicai la prima porta nell'ingresso. (Ciccio, il bagno è qui. Non l'abbiamo mica spostato)
"Ehi, ma io sono già stato qui!" In un attimo un barlume di memoria gli illuminò la mente e ricordò:
"Ma questo è lo stesso problema dell'altra volta!"
Bene. Andiamo bene.
"Questo non è coperto dall'assicurazione, non posso aggiustarlo"
Prima che potesse finire la frase, mi era già partito un leggero tic nervoso all'occhio, ma cercai di mantenere la calma con il metodo di meditazione del dottor Banner.
Ripercorremmo le tappe logiche che l'avevano portato nuovamente qui.
Una su tutte il fatto che la prima volta il rubinetto non era stato aggiustato, ergo: perdeva ancora.
Alché si decise di chiedere l'aiuto telefonico da entrambe le parti, per capire chi dovesse fare cosa: lui chiamò la ditta dell'assicurazione, che ancora una volta gli disse che non poteva intervenire, io chiamai mr. Fedo, che parlò con l'idraulico, che gli rispiegò che gli dispiaceva, ma la ditta non lo autorizzava ad intervenire.
Come l'altra volta "Ciao, eh": l'idraulico se ne andò.
Il giro telefonico continuò fra Mr.Fedo e la Landlord*, la Landlord (incazzata) e la ditta, e io che intanto consultavo siti di fai da te per capire se effettivamente eravamo condannati ad una vita senza doccia o potevamo ovviare al problema in qualche modo.
Poi finalmente la Landlord riuscì ad avere un nuovo appuntamento (in teoria per il giono seguente, in pratica due gioni dopo)
Mercoledì mattina sentii bussare timidamente alla porta: era l'idraulico.
Questa era la volta buona, non solo perché non aveva sfondato il campanello con il solito trillo interminabile, ma perché QUESTA VOLTA aveva portato gli attrezzi per lavorare!

Conclusione:
L'idraulico si rivela una persona gentile, e ci dice che purtroppo il malinteso è stato con la ditta che non lo autorizzava ad intervenire, e per questo aveva le mani legate, ma il lavoro di per sé era una cosa da pochi minuti. Si scusa anche per il fatto che i pezzi che sta sostituendo non hanno lo stesso design di quelli originali. e altre cose che sinceramente non capisco.
Sorrido, dentro di me: Rido.
Ma sai a me quanto me ne può fregare del design dei pezzi, dopo tre giorni che mi lavo a pezzi nel lavandino?
Io ho solo bisogno di una cosa, non importa che forma abbia, basta che sia una DOCCIA.


*Inquanto donna dovrebbe essere chiamata LandLADY, ma essendo persona giuridica, posso permettermi di chiamarla Landlord... e poi io mica la conosco.
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