sabato 28 settembre 2013

Attention: trois, deux, un... Fiiiiiiiiih

Siamo partiti!
Ovvero: mentre leggete queste righe, noi staremo attraversando il tunnel della Manica, oppure saremo già in Francia. Direzione: Torino*.
Dopo 9 mesi lontani da casa, torniamo in Italia. e io penso: 
"L'unica cosa peggiore di non capire cosa dice la gente che parla per strada è
... capire quello che dice"

*Torino, che non è così grigia come il disegno qui sopra, ma non avevo nulla di pronto e ho preso un vecchio disegno per una scenografia di un film dai toni non troppo allegri.
Torino, che non è così grigia, è che la dipingono così.

giovedì 26 settembre 2013

Gabriel Moreno

Venerdì scorso su consiglio di Francesca  sono andata a vedere la mostra  temporanea di Gabriel Moreno alla Coningsby Gallery.
source
Essendo una galleria privata, non c'erano moltissimi pezzi: più o meno una quindicina di opere disposte in due stanze ampie quanto un negozio, con tanto di vetrina.  
Passata l'inaugurazione ed essendo ormai gli ultimi giorni di esposizione, la galleria era vuota, apparte un altro visitatore, oltre a me, e la commessa/titolare (?) che ho riconosciuto da alcune foto presenti sulla pagina di Facebook di Gabriel Moreno.
Tutte le opere esposte e anche qualcuna in più potete trovarle nella GALLERIA on line dell'artista. Le immagini che vedete qui sono state prese da altri articoli e sotto ognuna trovate la fonte.
La maggior parte delle opere di Gabriel Moreno raffigura ritratti femminili, non a caso il titolo dell'esposizione era "Women", utilizzati e resi noti molto spesso in ambito pubblicitario. Devo ammetterlo: di lui non mi ricordavo assolutamente il nome, ma credo di aver visto le sue immagini almeno un centinaio di volte su riviste di grafica e pubblicità arci-note.
source
I volti dei suoi soggetti, delineati in maniera quasi fotografica, si perdono in un intricato disegno grafico fatto di linee sottili: capelli che diventano forme, silhouette di rami, uccelli e farfalle.
Oltre a questa lettura simultanea giocata sugli spazi negativi e positivi, all'interno delle figure rappresentate vengono spesso sovrapposte immagini colorate come proiezioni di pensieri, ricordi e sentimenti del soggetto, che si compongono a loro volta in altre figure, volti e soggetti naturalistici.
Fino a qui, se conoscete Gabriel Moreno e potete visualizzare correttamente sul vostro monitor le immagini di questo post, non vi ho detto nulla di rilevante.
Quando Francesca mi ha chiesto se potevo andare a vedere la mostra e scriverne un resoconto però mi sono chiesta: cosa posso dire a chi vede queste immagini solo tramite web e non ha l'occasione di vederle dal vivo?
Parlo della tecnica? Dei materiali utilizzati? Da quello che sono riuscita a capire sono stampe ad acquaforte o lithografiche,  fatte con inchiostro nero e colorato su carta ruvida.
Sono tavole molto ampie (50x100 cm circa le più grandi - 18x45cm le più piccole) nelle quali si possono cogliere molti particolari.  E a questo punto, proprio mentre mi avvicinavo ad osservare mi è venuta in mente questa domanda:
In quanti modi si può osservare un opera?
source
Avendo diversi strati di lettura, queste immagini si prestavano bene a questa considerazione (e divagazione) su cui, in realtà, mi ero già interrogata diverse volte osservando le abitudini delle persone mentre visitano un museo o una galleria.
C'è chi passa da un quadro all'altro osserva la totalità della composizione, e magari soffermandosi solo sulle opere che lo colpiscono maggiormente.
Chi è devoto dell'audioguida e delle indicazioni sui cartellini appropriandosi di un percorso strutturato da qualcun'altro per assorbire ogni minima informazione tecnica/storica.
Chi si innamora dei particolari. Chi cerca una doppia lettura. Chi segue le linee e perde l'insieme.
Come sempre sono scelte individuali che raccontano tanto sulla personalità di ognuno, difficili da interpretare sotto un unico punto di vista.
Io ad esempio ho tempi lunghissimi di osservazione (sono quasi pallosa!) perché per prima cosa osservo l'insieme da una distanza media, giusto per capire il soggetto che viene rappresentato. Poi mi avvicino e mi perdo nei particolari, osservo la tecnica, le pennellate, dove si mischiano i colori e dove ci sono contrasti netti. Quando sono soddisfatta della visione microscopica, mi allontano e osservo in macro: a questo punto non mi interessa più delle figure o di quello che c'è rappresentato, ma guardo le forme, la loro posizione, i pesi, i bilanciamenti.
Solo per ultimo, e non sempre, leggo il cartellino esplicativo, per vedere se mi sono persa qualcosa o ci sono significati a me ignoti. (La mostra di Gabriel Moreno non esponeva alcun cartellino). Ma in linea di massima preferisco avere un mio percorso, cercare di capire/tradurre senza interpretazioni esterne. E forse anche per questo mi è difficile parlare di ciò che ho visto senza cadere nel banale.
Osservando i quadri di Moreno ho fatto esattamente questo percorso: ho cercato di vedere per prima la figura intera, che di solito è la figura principale sul cui volto si posano una serie di figure decorative più piccole e fitte. Ho osservato da vicinissimo le linee precise e pulite della "massa" di capelli, cercando di immaginare la mano dell'artista tracciarle una ad una. Le ho seguite mentre di districavano per comporre le figure degli spazi negativi. Ho osservato quelle che da vicino sembravano macchie astratte di colore da lontano appaiono distintamente come volti, all'interno dei volti stessi.
source
E insomma, anche se il numero di opere era limitato, volendo di cose da osservare ce n'erano un sacco.
Io spero di aver fatto del mio meglio descrivendo ciò che ho visto e ringrazio Francesca per avermi avvertito di questa mostra. 
Ovviamente se qualcuno ha altri eventi da suggerirmi qui a Londra, posso provare, tempi permettendo, a programmarmi qualche visita.

E ora, giusto per curiosità, vi chiedo: Come osservate un'opera?

mercoledì 25 settembre 2013

Daily word: Behave


behave
 verb
1. to manage the actions of (oneself) in a particular way
2. to conduct (oneself) in a proper manner intransitive verb
3. to act, function, or react in a particular way
4. to conduct oneself properly
if the children behave themselves properly and sit quietly during church, they'll get their ice cream afterward.

Comportarsi:
1.atteggiarsi in una particolare maniera
2. dirigere il proprio corpo in maniera appropriata
3. agire o reagire in un determinato modo
4. comportarsi correttamente 

Significati molto simili, ma con qualche sfumatura che non sono sicura di aver tradotto nel modo più chiaro. Se avete dubbi: lasciate fare al vostro burattinaio di fiducia, lui saprà condurvi nella maniera più appropriata.





martedì 24 settembre 2013

Mrs Pattern /la signora Pattern

Vorrei fare più disegni delle persone che vedo in metro, però non posso mettermi a disegnarle mentre gli sto seduta davanti e per privacy non posso neppure fotografarle. Starei delle ore a disegnare la gente in metro, ma mi sono appena seduta e devo già scendere. Allora mi rimangono in mente solo dei particolari. I particolari più insistenti. Quelli ripetitivi. Possono essere piccoli eppure riempirmi la mente. Riempire ogni spazio. 
Il resto lo ricordo vagamente.

venerdì 20 settembre 2013

Daily word: dynamic

dynamic 
adjective 1. always active or changing
a dynamic city
a dynamic relationship b : having or showing a lot of energy
a dynamic [=enthusiastic] speaker
an exciting and dynamic performance

2 technical : of or relating to energy, motion, or physical force
the dynamic theory of heat
dynamic and potential energy

Dinamico: 1. sempre attivo o mutevole, variabile
2. relativo all'energia, al movimento, o alla forza fisica

...va beh, questa era facile!


giovedì 19 settembre 2013

Tate Britain in pillole

Domenica Mr.Fedo ed io siamo andati alla Tate Britain, perché la domenicha è il giorno in cui facciamo i turisti.
Inutile dire che ci sono un'infinità di opere che vale la pena di vedere alla Tate e non siamo riusciti neppure a vederle tutte, ma torneremo.
On Sundays, Mr.Fedo and I play as tourists in London. This Sunday we visited the Tate Britain.
It was amazing, there are so many beautiful things that it was not possible for us to see the whole gallery in a single visit. In the end, we were too tired to keep exploring the gallery further, but of course we'll return.
1.George Romney "Circe" 2.Nathaniel Bacon "Cookmaid with still life of vegetable" 3.Henry Fuseli "Tatiana and Bottom" 4.NN 5.J.Singer Sargent "Carnation, Lily, Lily, Rose" 6. NN 7. Joseph Wright of Derby "An iron forge"
La Tate Britain di Londra*

mercoledì 18 settembre 2013

Daily word: flutter


Flutter
verb  1. of a bird or insect a : to move or flap the wings quickly without flying
The bird was fluttering its wings.
We watched the butterflies fluttering in the garden.

2. to move with quick, light movements [no obj]
Leaves fluttered to the ground.
The breeze fluttered the curtains.
She fluttered her eyelashes at him.

3. to move or behave in a nervous and excited way
She nervously fluttered around the office.
Her heart fluttered when she saw the letter in the mail.
Just the mention of his name makes my stomach flutter.


Sventolare/Fluttuare/Frullare/Agitarsi: 1. Sbattere le ali velocemente senza volare
2.Muoversi con movimenti veloci e leggeri
3.Agitarsi, muoversi in maniera nervosa.

Per coerenza con questa parola che ha tanti significati, tutti in movimento, ho fatto qualcosa di immobile!
 Chissà se anche le gru di carta sanno sbattere le ali?

martedì 17 settembre 2013

Jazz

Qualche tempo fa ho letto un piacevole POST di Applejuzz e l'atmosfera descritta mi ha ispirato un disegno. Questo:
Sometimes ago I read a post about a jazz concert in a Bristol's pub. It inspired me to draw this illustration:
Purtroppo ci ho impiegato quasi due settimane per pubblicarlo, ho voluto sperimentare diverse tecniche e probabilmente il risultato si discosta un po' dal mio solito stile (e non è detto che mi convinca del tutto). 
Tanto per dire: esiste anche una versione ad acquerello, creata in

venerdì 13 settembre 2013

Burn the midnight oil

Burn the midnight oil
idiom: to stay up working, especially studying, late at night. (Alludes to working by the light of an oil lamp late in the night.)
-I have a big exam tomorrow so I'll be burning the midnight oil tonight. If you burn the midnight oil night after night, you'll probably become ill.


Bruciare l'olio di mezzanotte
idioma: lavorare/studiare fino a tardi, di notte. Allusione al lavorare alla luce delle lampade ad olio... avete presente Leopardi? Ecco: non imitatelo!

mercoledì 11 settembre 2013

Night and Day (rooms)

Oggi vi mostro la camera "Blue Night" e la camera "Sunny Day".
Il perché di questi nomi è presto detto.
In Inghilterra non ci sono persiane alle fineste, in compenso, le ore di luce solare in estate sono molte di più che in italia. A luglio il sole tramonta verso le 9:30 e sorge alle 3:30 del mattino.
Capirete bene perché abbiamo deciso di mettere la nostra camera da letto nella stanza più buia della casa, rinunciando alla finestra e spostando, con l'aiuto dei traslocatori, il letto e le cassettiere da una parte all'altra della casa.

Today I'm gonna show you the "Blue Night" room and the "Sunny day" room.
The reason of these nick names is easily explained.
Here in England the summer days are much longer than in Italy, sometime this could make it troublesome to sleep.
So, we have decided to put our bedroom in the darkest room of the flat, the one without windows. The main color of the furniture is white, beside my blue birds on the chest of drawers on the left side of the bed and our hand printed cushions.
Dunque la "Blue night" è

martedì 10 settembre 2013

Daily word: moody

moody
adjective 1: often unhappy or unfriendly
moody teenagers
I don't know why I get so moody sometimes. b : having moodsthat change often
She's a moody woman—she can be happy one minute and angrythe next.

2 : creating a certain mood or feeling
The room's moody lighting suggested mystery and romance.
a moodypainting/ballad/film

Lunatico/ Di malumore: 1.  spesso infelice od ostile
2. Che crea un certo stato d'animo o sentimento

Diciamo che le onde possono essere ostili e le maree sono causate dalla luna: più lunatiche di loro non si può

lunedì 9 settembre 2013

venerdì 6 settembre 2013

Daily word: grieve



grieve
verb 1. to cause (someone) to feelsad or unhappy
It grieves me to see my brother struggling like this.
Her decision to live overseas grieved her mother.

2. to feel or show grief or sadness [no obj]
People need time to grieve after the death of a family member.
The children are still grieving for their mother. = The children aregrieving over their mother's death.
a grieving widow [+ obj]
The children are still grieving the death of their mother.


Affliggere/Addolorarsi: 1. causare (a qualcuno) tristezza o rendere infelice
2. sentire o  mostrare dolore o tristezza

Credo di aver fatto l'immagine più pacchiana di tutta la serie, ma era inteso per "affliggere" un purissimo sentimento di tristezza e rendere i lettori più partecipi.

giovedì 5 settembre 2013

Torri in testa

Towers head
 
A doodle filling the last pages of my sketchbook.
Per riempire le ultime due pagine del blocco.

Daily word: tier

tier
 noun 1 : a row or layer of things that is above another row or layer
We were seated in the theater's top tier.

2 : a particular level in a group, organization, etc.
top tier colleges [=the best or most expensive colleges]
the lowest tier of management

Livello, piano, strato: 1. una riga o strato di cose che è al di sopra un'altra riga o strato.
Eravamo seduti nella parte più alta del teatro. 
2. un particolare livello in un gruppo, organizzazione, ecc
collegio di primo livello [= il migliore o il più costoso college]
il più basso livello di gestione

mercoledì 4 settembre 2013

Tra il dire e il fare

Ciao, vi ricordate di me? sono quella che una volta disegnava, acquerellava, pasticciava...

...ed ora a stento riesce a pubblicare un disegno al mese.
Non mi sono fermata, sto cercando di superare alcuni blocchi, esplorare e migliorare caratteristiche che ancora mi mancano o che ho perso e devo ritrovare. Ma vado piano

Comunque: qualcosa ho fatto e prossimamente lo pubblicherò, sperando che sia uno stimolo a fare di più, a fare meglio nel frattempo.
Ho alcune "daily words" (parole del giorno) che aspettano tra le bozze, qualche disegno da scansionare e altri tentativi in WiP (work in progress) da portare avanti.
Sarebbe bello avere un disegno nuovo da pubblicare ogni giorno: questo non posso prometterlo, ma mi darò da fare.

Hi, do you remember me? I'm that one that used to draw and paint ages ago.
It has been a while since I last posted a few drawings.
I've never stopped drawing, but I'm still trying to improve my skills and sometimes I have some sort of "artist block".
Anyway I haven't stopped to draw and I'm going to show you something soon.
I've prepared some "daily word" pieces, and I'm going to finish and scan some new sketch. I hope this could give me more incentive to post them most frequently.

martedì 3 settembre 2013

Onomatopee di cucina e bagno

Come da titolo: oggi vi mostro la cucina e il bagno.
Perché "onomatopee"?
Perché se ripenso alla lavatrice che avevamo nell'altra casa (ché qui le lavatrici le tengono in cucina... forse anche in Italia, ma io ce l'ho sempre avuta in bagno) mi vengono in mente le atmosfere di Platoon, Apocalyps Now e Rambo... avete presente un elicottero che vi atterra in cucina? No? Allora dovevate provare a fare il bucato con la mia vecchia lavatrice!
Trrrrataatatatatatatatatatatatatata... ho reso l'idea?
Our new kitchen isn't comparable to the one we had in our old house.
Here the washer machine isn't noisy like a helicopter: every time I did the laundry I relived the atmosphere of war movie like: Platoon, Apocalypse Now, and Rambo.
Even the fridge had a post-traumatic stress disorder like the veterans of Vietnam and it was very shy: sometimes it was impossible open its door.
The moisture in that kitchen was comparable to that of the tropical areas: dishes took some days to dry after washing, white mildew kept growing in the oven, and at night we had "Slugs' party time".
In short: long live the new clean kitchen!

Persino il frigo presentava un disturbo post traumatico da stress come i reduci del Vietnam e ogni tanto si chiudeva in se stesso rimanendo con la portiera bloccata: roba che per aprirlo dovevamo attaccarci alla maniglia con forza e ogni tanto lo spostavamo anche di qualche centimetro.
D'altronde anche il grado di umidità in quella cucina era paragonabile a quello delle zone tropicali: ancora non mi capacito di trovare i piatti scolati e asciutti in mezz'ora quando nella vecchia cucina dovevo aspettare circa uno o due giorni.
Del forno con la schiuma tossica ne avevo già parlato QUI, vi basti sapere che il nuovo forno è pulito e funzionante. E insomma: viva la nuova Cucina! (Sì, come avrete capito ho poco da dire sulla nuova cucina, mi limito a compararla a quella vecchia)

Che dire del bagno?
Mi piace lo stile "retrò" del bagno e il fatto che le piastrelle non si stacchino dal muro.... e sono soddisfazioni!

What can I say about the new bathroom?
I like the "retro" style of the bath furniture and I love the tiles properly anchored to the wall: in the old bath two tiles fell off the wall... on me. 
I rubinetti a croce sono infinitamente comodi rispetto a certi modelli moderni che scivolano tra le dita bagnate quando si cerca di chiuderli, e pazienza se c'è il doppio rubinetto e una sola micro presa per il rasoio elettrico: Sappiate che in UK sono vietate le prese elettriche in bagno, anche l'interruttore della luce è sostituito da un modello con cordicella da tirare che pende dal soffitto.

Another pleasant feature of the new bathroom is a sink where you can open and close the taps without an herculean effort and even an electric outlet for electric razors (in the U.K. electric outlets are banned from bathrooms).
Non poteva mancare un doccione a disco stile quelli che ci sono nelle caserme: ok. questo magari l'avrei preferito con il telefono mobile, però non si può avere tutto.
La cosa più buffa di questo bagno è che... canta!

I love the old style of the sink and the shower in this new home, even if the tubes sing.
Every time we open the water they make odd sounds. Sometimes it's like a steam locomotive sound: ThooThooThooff... ThooffThooffThooff... Thoofff...; sometimes it' s a singing sad whale: MmmHooooooouh, but my favourite sound it's the laser gun: P-ciu P-ciu ciuu ciu ciu ciu ciu ciuuu.
You can't have everything... but you know: this singing bath makes me laugh a lot!
Se nell'altra casa, il suono dello sciacquone l'avevamo soprannominato "il canto della donna annegata nel water" (vi lascio immaginare), la varietà di suoni che producono le tubature dell'acqua quando ci si fa la doccia è forse ancora più ..."sorprendente".
Si va dal "cetaceo spiaggiato": MmmHooooooouh ;
alla "locomotiva a vapore: ThuThuThuff... ThuffThuffThuff... Thufff...;
a quello che è il mio preferito, "la pistola laser": P-ciu P-ciu ciuu ciu ciu ciu ciu ciuuu.
E insomma... non si può avere tutto dalla vita, ma sai quante risate quando fai la doccia con dei suoni del genere?

Perdonatemi se le foto non sono un granché: entrambi gli ambienti sono ciechi e con la luce artificiale ho qualche problema a settare i bianchi, tant'è che virano tutte ad una diversa tonalità di giallo.

Se vi siete persi gli altri post sulla nuova casa, li trovate QUI
Others posts about my new house can be found HERE

lunedì 2 settembre 2013

Esperimenti di cucito

Traendo ispirazione da QUESTO tutorial di Piperita Patty ho provato anch'io a trasformare la federa di un cuscino in un top.
La federa l'ho trovata nell'angolo delle occasioni Ikea a £1.20, mi piaceva il motivo con le roselline e ho pensato subito che mi sarebbe piaciuto indossarlo.

Inspired by THIS tutorial of Piperita Patty I've tried to transform a pillow-case into a top.
I bought the pillow-case from Ikea for £1.20. I like the roses pattern and I think it could be used for wearing as well.
I have chosen to sew a very simple shape because I'm not still very good with sew machine.
Purtroppo non sono ancora molto brava con la macchina da cucire, per cui ho deciso di fare un modello leggermente diverso da quello di Piperita.
Il mio più grande problema era cucire il collo tondo, così ho deciso di giocare sulle forme rettangolari.
Ho tagliato il fondo chiuso della federa. Con la parte a tubo avrei fatto il busto, con il fondo, tagliato in due, le spalline.
Ho cucito le stricie delle spalline, al contrario (ovviamente?), e poi le ho capovolte per non far vedere le cuciture.
Altra parte difficile è stata appuntare le spalline prendendo le giuste misure: mi sono fatta aiutare da Mr. Fedo per mettere gli spilli sul retro. Devo dire che è stato molto paziente e nonostante mi agitassi come una tarantola, non mi ha infilzato neppure una volta.
Qui un piccolo riassunto per immagini per essere più chiari dato che non ho fatto molte foto:
Below some images to explan how I did it:
1. Cut the pillow-case's bottom so that its height is equal to the height of your bust (or the height of the top).
2. With the bottom I got two stripes and I sewed them doing my straps.
3. I reversed the fabric leaving the seams inside.
4. With the help of Mr.Fedo, I pinned the straps to the top, and then I sewed them.
5. I made the hem at the bottom of my top, and my new top was complete!
Il modello non piace molto a Mr.Fedo perché è a tubo, ma proprio non me la sentivo di fare altre modifiche "anatomiche".Questo è il risultato:
The model has a straight shape, very simple, not too perfect, but I didn't want to make things too complicated. As the first experiment aI'm happy and satisfied with the result:
Io dico che come primo esperimento va benone! Mi piace, è comodo e leggero (anche se ormai lo metto sotto la giacca). Insomma: sono contenta!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...