martedì 2 dicembre 2014

Hello Sherlock!

Short post about Sherlock Holmes' exhibition  at the Museum of London.
Breve post sulla mostra di Sherlock Holmes al Museum of London.
Titolo: "Sherlock Holmes, The man who never lived and will never die"



Where/Dove:
Museum of London,
150 London Wall
London EC2Y 5HN
London EC2Y 5HN

When/Quando: 17 October 2014 - 12 April 2015

How much/Quanto:
Adult £12.55 (£11.45 without donation)
Child/Concession £10.45 (£9.45 without donation)
Flexible family tickets £9.95 (child) / £10.05 (adult) per person (£8.95 child/adult without donation)
17 October 2014 - 12 April 201517 October 2014- 12 April 2015
7 October 2014 - 12 April 2015

What/Che cosa:
An exhibition developed around the most famous English detective ever. A character born from the pen of Sir Arthur Conan Doyle, Sherlock is still alive today through many films and TV series.
Un' esibizione che ruota attorno al detective inglese più famoso di tutti i tempi. Un personaggio che come da titolo, è nato dalla penna di uno scrittore e ancora oggi vive attraverso le varie trasposizioni cinematografiche e televisive.

Why/Perché:
You don't need to know everything about this character or to have read all Conan Doyle's books rather than being a huge Cumberbatch's fan. "Sherlock" is NOT the arrival point, he is the means through which the visitor can reach several interesting and historical subjects.
Perché non è indispensabile conoscere questo personaggio, aver letto tutti i libri di Conan Doyle, o essere dei fan accaniti di Cumberbatch per apprezzare questa mostra. Sherlock non è il punto d'arrivo, ma il tramite attraverso il quale si diramano variati soggetti.
How/Come
This exhibition explores and studies the evidence History left us, just like Sherlock does. The figure of this fantastic character guides us through the atmosphere of Victorian London (using beautiful paintings, maps, and old photographs), he show us scientific experiments and practices modern forensic science owes its origins to, objects and technologies born at the beginning of the XIX century and still used today (telephone and typewriter).
Whether you are a fashion lovers or chemistry addicted, you could find something you like in Sherlock Holmes' world.
Questa mostra indaga, cataloga, studia gli indizi della storia, proprio come fa Sherlock. La figura di questo fantastico personaggio ci guida attraverso i luoghi e le atmosfere della Londra Vittoriana (bellissimi i quadri e tutte le fotografie d'epoca), ci fa conoscere gli esperimenti scientifici e le pratiche attraverso le quali si è sviluppata la scienza forense, e i vari strumenti tecnologici che fanno capolino proprio in quest'epoca e che ancora oggi utilizziamo (vedi il telefono e la macchina per scrivere). Insomma ce n'è per tutti i gusti, che siate amanti della moda e dei travestimenti, o della chimica... troverete pane per i vostri denti.
Unfortunately, taking photo at the exhibition is not allowed ( I didn't notice that until I was scolded by a museum guard), so I have to replace my photos with some quick sketches and quotes from Doyle's books. I hope they are exhaustive enough.
Purtroppo all'interno dell'esibizione è vietato scattare foto agli oggetti in mostra (io non lo sapevo e sono stata ammonita da una guardia), per cui al posto di qualche esauriente immagine vi beccate i miei schizzi fatti in istantanea con qualche citazione tratta dai libri per capire meglio.


mercoledì 26 novembre 2014

Prehistoric Flints

Here we go speaking about Prehistory school session... again!
On the previous post I have written about wool, wheat, and clay used by people in the Prehistory to do amazing things. Now we can go further and look at some prehistory tools made of flint.
Who can tell me what is "flint"? Actually English people know this kind of useful rock very well (meanwhile in Italy it is not so common to speak about this specific material). 
Ecco di nuovo qui a parlare di Preistoria e delle sessioni scolastiche al museo!
Nel post precedente avevo scritto come le persone nella preistoria sapessero fare cose favolose lavorando la lana, il grano e l'argilla. Oggi vi parlerò di alcuni strumenti realizzati lavorando la selce.
Per chi non lo sapesse la selce è una particolare pietra (detta anche pietra focaia), da noi questo termine non viene molto usato (se non per parlare del materiale nello specifico) mentre in inglese è molto più usato (si chiama "flint"), tanto che anche i bambini lo utilizzano.
source
Flint is a special kind of stone, it is pretty rough on the outside, but inside is shining and could be very sharp and resistant, and easy to work with.
Almost everybody knows that prehistoric men used flint, but how did they work it? What kind of tools were they able to make from it?
La selce è una pietra particolarmente resistente e facile da lavorare, all'esterno si presenta ruvuda e biancastra, mentre all'interno è lucida e se lavorata può diventare molto tagliente.
Non è un segreto che gli uomini dell'età della pietra usassero arnesi fatti di... "pietra", ma come la lavoravano? e quali tipi di oggetti sapevano ricavare dalla lavorazione della selce?

lunedì 10 novembre 2014

Di caos artistico e altre catastrofi

Sto trascurando il blog: avrei dovuto scrivere nel dettaglio qualcosa in più sui miei animaletti di pezza (ancora senza nome), finire dei disegni iniziati 3 settimane fa, pubblicare la seconda parte sulle sessioni all'archivio sulla Preistoria, e altre cose. Ma sono stata travolta dal lavoro: tutto in una volta, tutto inaspettato. Per cui sono contenta, ma sono anche senza un attimo di pace e costantemente in ansia da prestazione.
Mi sono ritagliata giusto qualche ora d'aria l'altra mattina per vedere la mostra su Sherlock Holmes al Museum of London (è che mi trovavo già lì per un appuntamento e ne ho approfittato) ma per il resto vivo nel caos più assoluto, cerco di fare solo le mansioni di vitale importanza per sopravvivere in casa e il resto lo posticipo all'infinito.

Detto ciò, non ho tempo di scrivere un vero post, ma vale la pena trascrivere qui i commenti di Mr. Fedo che riesce sempre a trovare il lato positivo del mio disordine cronicoe se ne esce con frasi del tipo:
"Sono fiero di te quando vedo questo casino, vuol dire che stai lavorando sodo"
"Questa è proprio la casa di un'artista"... "manca solo una capra che scorrazzi qua e là" 

E lui che mi incoraggia sempre con amorevoli parole quando la mia autostima vacilla:
"Devi ricordarti che sei un po' una stronza... con te stessa" 

E quando io gli dico: "Nino! La mia committente ha scritto che va tutto bene, non devo cambiare nulla: it's absolutely perfect!"Lui  sa sempre cosa rispondermi:
"Fai proprio schifo! Certo che è contenta, sei solo tu con la tua solita spocchia che non ti rendi conto di quello che fai... fai schifo, ecco cosa fai!"

Bene, molto bene, in attesa di altre perle di saggezza torno al lavoro. A presto.


giovedì 23 ottobre 2014

What about Prehistory?

New activities for school volunteers at the Archeological Archive of London: let's talk about Prehistory!
We started the first Prehistory school session early this mouth and if you as me, it's is going very well. Children seems to enjoy and learn from these activities, and me too.
For instance I learned that for a child nothing is more attractive than SMASHING things. Don't worry, nobody ended up breaking anything valuable, "smashing" is just one of the things we asked them to do.
Let me explain this further by describing one of those school sessions.

Finalmente riesco a scrivere delle nuove attività che stiamo svolgendo con i bambini delle scuole all'Archivio  Archeologico di Londra: questa volta parliamo di Preistoria!
Abbiamo iniziato questa nuova sessione i primi di Ottobre, dopo varie riunioni per decidere come affrontare l'argomento, e devo dire che fin'ora sta andando piuttosto bene. Ai bambini piacciono le attività che abbiamo pensato, si divertono e imparano nuove cose, e io pure.
Per esempio ho imparato che per i bambini nulla è più attraente del termine "SMASH" (schiacciare, frantumare, distruggere... quello che fa Hulk QUI al minuto 2:20 per intenderci). Ma non preoccupatevi: non è nei piani rompere nulla, è solo parte di una delle attività che presto vi spiegherò.

martedì 21 ottobre 2014

The Great Pumpkin!

Posso dire che quasi non so quando si festeggia "Allowuin", posso?
Ai miei tempi quando ero piccola, mica c'era questa festa. A parte un cartone con Qui, Quo, e Qua, per me il tempo dei travestimenti era in febbraio a Carnevale, mica a fine Ottobre.
Quest'anno ho deciso di entrare un po' di più in sintonia con questa festa e ... no, non è vero, avevo solo voglia di provare ad intagliare una zucca e al supermercato ce n'erano di splendide.
Giusto per non fare le cose a vanvera, che qui la zucca te la vendono apposta con l'etichetta "da intagliare per  Halloween", mi sono informata su internet se questo tipo di zucca fosse anche commestibile, che di buttare via il cibo proprio nn ne ho voglia. La risposta dalla rete è arrivata quasi unanime: sì, ma fa schifo rispetto alle zucche da cucina ed è più filamentosa.
E va beh, dico io, tanto al massimo la metto nella zuppa assieme ad altre 45 verdure a far numero, e se ha tanti semini li asciugo in forno  ci metto il sale e me li mangio (mi piacciono un sacco anche in insalata!)
Purtroppo la polpa era praticamente inesistente, per cui l'ho buttata, ma i semi sono riuscita a salvarli.
Ma veniamo al dunque: Come si intaglia una zucca?

martedì 14 ottobre 2014

Museum of Childhood

Did you know that my favorite museum in London, the Victoria&Albert Museum, has a secondary site dedicated to Childhood too?

Sapevate che il mio museo preferito qui a Londra, il Victoria&Albert Museum, ha anche una succursale dedicata al mondo dell'infanzia? 
Avevo infatti detto che, secondo me, il V&A Museum non è uno dei primi posti da visitare con prole a seguito: non che non ci siano attività interessanti per i più piccoli anche lì, ma, secondo me, ci vuole una certa maturità per apprezzarlo a pieno.

The Museum of Childhood is a branch of the V&A Museum's collection, but it mainly collects objects, toys, books, and furniture concerning Children.
In my opinion, if you are looking for a museum that could really engage your children, this could be one of the top choices. In fact, despite my love for the main V&A Museum, which has several interesting activities targeted to young people,  I think it would be better suited to teenagers and adults.
Per fortuna esiste il Museum of Childhood, che è sempre parte della immensa collezione proveniente dal V&A, ma ha una sede staccata (nell'East End) ed è interamente dedicato al mondo dell'infanzia: dai giochi (di tutte le epoche), all'educazione, e agli oggetti per i neonati.


lunedì 6 ottobre 2014

Animaletti in feltro

Un mese fa mi proponevo di vedere Settembre come un nuovo inizio, troppo spesso mi sento immobile e resto a rimuginare sui miei pensieri senza fare concretamente nulla. Purtroppo non c'è niente di peggio che non avere obiettivi e continuare a pensare cosa poter fare per averne.
Io non so se sia una cosa positiva o no, ma ho deciso di smettere di pensare, per un po' almeno, e focalizzarmi sulle cose che, nel bene e nel male, non posso smettere di fare, perché forse sono proprio quelle cose che definiscono chi sono e possono aiutarmi, se non a trovare risposte, a stare meglio.
Ho iniziato a ricamare una borsa, come primo esperimento di cucito, perché ciò a cui non posso rinunciare è provare tecniche nuove. Poi ho pensato che sarebbe stato bello creare altre cose con ago, filo e feltro, anche se nessuno mi ha mai insegnato seriamente a cucire.
L'intenzione era di iniziare con cose facili, ma io non sono capace di semplificarmi la vita, e ho fatto di testa mia, sperimentando ogni giorno qualcosa di diverso.
Non mi sono fatta condizionare troppo dall'ottenere un risultato: devo ancora imparare tanto prima di fare cose serie.
Chi segue la mia pagina di Facebook o il mio profilo Instagram (ora ho messo anche il banner qui a lato) ha potuto vedere giorno per giorno questi esperimenti.

mercoledì 1 ottobre 2014

Profumi ed essenze dagli antichi Romani

Uno degli incontri di questa estate al Museum of London è stato un laboratorio per scoprire i profumi (essenze, olii e spezie) usate dagli Antichi Romani.
source
Le attività erano concentrate sulle percezioni sensoriali perché la giornata era dedicata ad un gruppo di bambini con "Special needs". Con questo  termine, molto generico, si includono bambini con particolari problemi di apprendimento e/o handicap di tipo fisico (cecità, sordità ecc..).
L'andamento di questi incontri può essere del tutto imprevedibile, ma in questo caso gli animatori e il personale del museo hanno saputo organizzare le sessioni al meglio, e personalmente posso dire che anche i bambini e le famiglie che hanno partecipato sono stati eccezionali.

martedì 23 settembre 2014

La borsa ricamata del Bradipo Ginnico

Finalmente ho sperimentato i fili da ricamo acquistati su internet!
Era fa un po' che avevo voglia di cimentarmi in questa tecnica. Dunque, approfittando dell'ordine con cui avevo preso i ferri circolari per la maglia (che sto continuando, eh! Solo che mi ci dedico solo alla sera mentre guardo la tv e vado a rilento) ho acquistato anche un "cerchio" da ricamo e un sacco di fili coloratissimi.
Il cerchio, non so se ha un nome specifico, ma serve per tenere teso il tessuto mentre si ricama. I fili costavano poco, e sono davvero tantissimi, quindi: affarone!
Peccato che poi ho aspettato mesi prima di utilizzarli, pensando a cosa potessi ricamare. Alla fine ho deciso di abbellire una borsa di tela su cui avevo già stampato due bradipi che avevo intagliato col linoleum. La stampa era un po' troppo piccola su quella borsa e non rendeva bene, allora ho deciso di dare un po' di colore e qualche scintilla in più ai miei bradipi, usando i fili.
La scritta "Sloth Gymnast" purtroppo era davvero piccola e non è chiarissima, ma i bradipi ora hanno un po' di sprint in più: shimmering fire!
Non essendo ancora esperta ho scelto punti semplici e un po' casuali, cercando di non lasciare mai troppo filo libero sul retro, cioè all'interno della borsa, e fare un lavoro pulito, in modo che non si agganci alla roba che metto dentro (per dire: credo che i professionisti l'avrebbero foderata, ma ora non andiamo troppo oltre). Per sicurezza uso un po' di garbo in più del solito, ma finora non ha dato problemi.
Io uso questa borsa per la spesa "leggera", ma ne ho altre due di tessuto più robusto, ed è un piacere non dover più accettare tutte quelle borse di plastica che di norma vengono date al supermercato (anche se compri uno spillo ti danno una borsa!)
"I've got my bag, thank you!"

venerdì 19 settembre 2014

Risposte Suffragette.

In QUESTO post vi ho raccontato della finale del London Knowledge Quiz, proponendovi le domande a cui si sono sottoposte le classi delle scuole secondarie finaliste. In particolare ho trascritto le domande relative alla storia delle Suffragette, dato che la mia squadra aveva scelto questo come tema. 
Bravi quelli che hanno provato a rispondere, bravi anche quelli che hanno ammesso di non sapere nulla senza barare e bravi quelli che non hanno voluto sbilanciarsi dicendo assurdità, BRAVI TUTTI, perchè, come avete visto, non era per nulla facile come quiz!
Ecco qui le SOLUZIONI (che fa tanto Settimana Enigmistica):
Fazzoletto per il Women's Sunday e spilletta a martello

lunedì 15 settembre 2014

Kew Gardens

Due settimane fa ho vinto il mio senso pratico che mi suggeriva una meta più vicina a casa, mi sono inumata con mr. Fedo nella metropolitana per circa un'ora e 40 minuti e sono riemersa a Richmond per visitare i Kew Gardens
Per chi non ci è mai stato: I Kew Gardens sono dei giardini (Royal Gardens) con la più grande collezione di piante al mondo. All'interno del parco ci sono diverse serre, giardini, collezioni e archivi botanici e attrazioni per i visitatori. Noi siamo entrati a mezzo giorno circa e siamo usciti verso le cinque del pomeriggio e non siamo riusciti a vedere l'intero parco, pur non passando mai due volte nella stessa zona. L'ingresso è a pagamento (£15 a persona), ma per fortuna noi abbiamo fatto un abbonamento annuale a mio nome che mi permette di ritornare gratuitamente tutte le volte che voglio e portare un ospite con me, per cui ciò che non abbiamo visto questa volta lo vedremo la prossima (conviene se si va minimo due volte l'anno, non per chi è a Londra di passaggio).
 Per prima cosa abbiamo visitato la Palm House, la serra delle palme, con molta smania di mr. Fedo che non era mai entrato in una serra e dopo neanche due minuti dentro... 

venerdì 12 settembre 2014

Le suffragette!

Quest'estate, dopo gli scavi archeologici a Headstone Manor, c'è stata una piccola pausa con le sessioni all'Archivio, ma le attività al Museum Of London sono continuate e io sono andata a dare una mano per impratichirmi con l'inglese (più ne faccio, meglio è!). Così mi è capitato di fare la "hostess" per la finale del London Knowledge Quiz: una gara fra scuole primarie e secondarie sulla storia di Londra.
Ad ogni classe è stata affidata una guida/hostess, e ogni classe ha scelto un tema principale su cui sarebbero vertite le domande del quiz.
A me è capitata una classe di una scuola secondaria femminile: un gruppo di gagliardissime e preparatissime tredicenni in divisa scolastica che mi sembravano un po' le streghette di Harry Potter pronte per una sfida di magia. L'argomento scelto da loro non poteva che essere "Le Suffragette".
Suffragette con lo stendardo con l'Angelo della Libertà e Coccarda tricolore
E in un certo senso sono grata che abbiano scelto questo perché ad esempio un'altra squadra ha scelto "La battaglia di Boudicca" e io, senza controllare su Wikipedia, non sapevo neppure dove si fosse svolta tale battaglia e perché.
Tornando alle domande sulle Suffragette: se pensate che fossero domande semplici vi sbagliate di grosso. Io per fortuna ero al corrente delle risposte e avrei dovuto aiutare le ragazze a ragionare sulle "eventuali domande" prima dell'inizio della gara, presentando la sessione del museo che si occupa appunto di questo movimento e mostra diversi oggetti legati alle Suffragette.
E' stata una giornata molto faticosa: coordinare tutte le fasi e correre da una parte all'altra del museo  per radunare tutti è stato impegnativo (avrò percorso i tre piani del museo come minimo 6 volte), ma per me lo è stato ancora di più cercare di fare discorsi sensati e spiegare ciò che sapevo in inglese (l'insegnante credo mi abbia odiata dall'inizio alla fine della visita).
Siete curiosi di sapere che a che tipo di quiz si sono sottoposte le classi finaliste? se volete mettere alla prova le vostre conoscenze a riguardo, ecco qui le domande sulle Suffragette, provate a rispondere senza l'aiuto del computer:

1)La campagna delle Suffragette si spostò a Londra nel 1906. Perché l'Unione Sociale e Politica delle Donne (Women's Social and Political Union = WSPU) spostò la propria campagna a Londra?

2)Quale grosso evento avvenne nel 1908 ad Hyde Park?

3)I colori delle Suffragette (WSPU) erano viola, bianco e verde. Cosa simboleggiavano questi colori?

4)Sullo stendardo WSPU di West Ham è rappresentato un Angelo della Libertà che suona una tromba. A chi è attribuito il disegno originale dell'Angelo della Libertà?

5)Spesso le Suffragette usarono atti di violenza durante le manifestazioni. Alcune di esse ricevevano delle spille/medaglie come premio e riconoscimento per essersi distinte in tali atti. Cosa simboleggia la spilla a forma di martello?
Pubblicherò le risposte in seguito.

Io le ho trovate difficilissime, e voi?
Per fortuna le ragazzine erano molto più preparate di me e... si sono classificate prime!!! Alla fine c'è stata anche una cerimonia di premiazione col sindaco di Londra Boris Johnson, che dal vivo è esattamente come in tv,  ovvero COSì

martedì 9 settembre 2014

Training at the Archaeological Archive - day 3

This post is about my experience at the Archaeological archive of London as a Family and school volunteer. I wrote it in Italian this past January and now it has been translated to English too. You can find the previous posts HERE. Thank you for reading!

Trovate la versione in italiano in questo vecchio post QUI

Day 3 of my training at LAARC: we received further information about "sorting" and "repacking" and we also studied the best way to deliver our sessions to children.

Last time I mentioned the tips sheets that help in the pot sorting challenge. These sheets have a circle on them and some tips about which potsherd can be placed on which circle. Each team has a box full of different finds, they must read the tips and choose the potsherd they have found that can fit with the description on the sheet.
 Let's start with some simply tips about Roman Pottery:
  1. I'm an EXPENSIVE ROMAN POT
    • I'm made of clay
    • I have a smooth surface
    • I'm decorated
  2. I'm a CHEAP ROMAN POT
    • I'm made of clay
    • I have a rough surface
    • I'm not decorated
  3. I'm NOT a ROMAN POT
    • I'm made of clay/bone/glass/stone
    • I belong to another Era
We reasoned about the object's function and his shape: a common inexpensive pot (for instance an amphora) is not decorated and polished as an expensive bowl used for an important dinner (a Samian Ware). We also looked at this object's material: if it's not made of clay, or if it has been finely glassed, then maybe it's not a Roman pot and you have to looking forward for more information.

martedì 2 settembre 2014

Buongiorno, Settembre!


Ho iniziato a tradurre in inglese i vecchi post sul mio Training all'Archivio archeologico, mentre sto studiando cose nuove per le prossime sessioni che avremo questo autunno. Le stiamo programmando con gli altri volontari e gli archeologi che ci seguono e presto si aggiungeranno nuove persone, per cui le novità non dovrebbero mancare. Inoltre non ho ancora scritto nulla sulle attività che ho svolto quest'estate al museo, magari farò due post a parte per parlarne perché mi sono piaciute molto (ma non so ancora che scrivere).
Per il resto non ho molto da condividere o meglio non ne ho voglia, per questo il blog langue di nuovi contenuti. Evviva la sincerità.
C'è chi vede Settembre come un nuovo inizio dell'anno, io no, ma ci proverò.


Il disegno l'ho preso dal mio blocco schizzi che è sempre troppo affollato di facce, animali e persone dall'incerta stabilità gravitazionale.

lunedì 1 settembre 2014

Training at the Archaeological Archive - day 2

This post is about my experience at the Archaeological archive of London as a Family and school volunteer. I wrote it in Italian this past January and now it has been translated to English too. You can find the previous post HERE. Thank you for reading!

Trovate la versione in italiano in questo vecchio post QUI

Day 2 of my Training at LAARC (London Archaeological Archive and Research Centre): a tons of things to tell.
Let's start with the digging activity called "The Big Dig". Some huge boxes had been filled with a sort of grit (quite similar to litter for cats), and artifacts had been hidden in them.
Each box represents an archeological site, we had to dig and discover the object using archaeological tools: trowel, shovel, and tray.
Digging with the trowel, you have to be careful and scrape the surface of the soil using the flat lateral part of the blade. You must avoid using the tip of your tool, you wouldn't want to break something very precious, would you?
You can use the shovel to remove the mound of soil you have scraped with the trowel, and if you find an object you have to put it in your  tray. This is one of the activities we will do with children.
Looking at the bottom of the large boxes, you could see a picture of the real site where the artifacts were found. It was a hint, we had to guest: How old are these objects?

venerdì 29 agosto 2014

Training at the Archaeological Archive - day 1

Wednesday 22nd of January I started my training as Family and School volunteer at the Archaeological Archive of London (LAARC), I wrote this post in Italian some time ago, but I have translated it in English just now. Enjoy!

Trovate la versione in italiano di questo vecchio post QUI.

It had been a very intensive first day, learning basic information about volunteering it's not so hard, but first of all I had to understand every thing our mentors told us and in order to do that I had to strain my mind a lot.
In the morning the main activity was filling forms and introducing ourselves to the others volunteers. We also collected a lot of sheets about London's museums and volunteering that I would have to study for the upcoming week.

The "real" training began in the afternoon when two of the archaeologists that work in the archive showed us how to handle the artifacts. I'm personally a little anxious thinking about "handling artifacts" with 30 children attending primary school or families with children under 5 years old. It must be hard to manage children and 2000 years old artifacts at the same time!
The archaeologists said "Don't worries if something breaks up during the session, stay calm and call a supervisor. Don't freak out and try to keep all the pieces together"( Tip: sealing off the scene with a tape like on CSI).

giovedì 28 agosto 2014

Gita al mare - Cambre Sand (parte II)

Trovate la prima parte del post QUI.

Decidiamo di partire di Domenica mattina per il mare e tornare a casa in giornata.
La meta è Cambre Sand, vicino a Rye, nella regione del Sussex, sulla costa a Sud-Est dell'Inghilterra.
Sul sito ufficiale del luogo cerco un posto in cui mangiare: un pub, un ristorante, un chiosco... tutte le indicazioni mi portano a pensare che i locali più vicini muniti di cibo siano nel paese vicino, a Rye.
E va beh: ci toccherà muoverci un po' per trovare da mangiare, ma così faremo anche un giro nei dintorni.
Sono già preparatissima al peggio: sole tiepido, acqua ghiacciata, mare grigio, e noi due che camminiamo in questo scenario desertico. Penso: se non altro sarà rilassante.
Per pura coincidenza incontriamo i nostri vicini in garage, anche loro stanno per fare una gita. La signora guarda la targa della nosta auto e fa due più due:" Ma allora siate voi gli italiani? Anche io sono italiana" (sì, che ci crediate o no, non ho quasi praticamente visto le persone che abitano in questo condominio e non so nulla di loro). Facciamo due chiacchiere e scopriamo che stiamo andando nello stesso posto.

lunedì 25 agosto 2014

Gita al mare - Cambre Sand (parte I)

Abbiamo deciso di andare al mare. HO deciso di andare al mare.
L'ho deciso mentre tornavamo in aereo a Londra e, sorvolando le terre d'Albione, ormai prossimi all'atterraggio, ho visto la costa e ho pensato "Certo che potremmo proprio farla una gita al mare qui, giusto per sapere com'è".
Essendo due anni esatti che non mettiamo piede su una spiaggia e non avendo mai visitato  il "seaside" inglese, né visto, da parte mia, l'Oceano (se non dall'aereo, appunto), ho pensato che poteva essere una buona idea per una gita e l'ho proposta/imposta a mr. Fedo (che ha accettato di buon grado, eh!).
Perché in fondo è ancora Agosto, le temperature sono molto buone per il periodo e Domenica è previsto sole (il post si riferisce all'inizio di Agosto, ora ho già rimesso la felpa e pare autunno).
OK, farà sicuramente più freddo che in Italia, è l'Atlantico, non il Maditerraneo, e qui "caldo" vuol dire 25°C. Ma vale la pena provare!
Allora inizio a cercare in maniera molto generica una meta per il nostro viaggio.

lunedì 11 agosto 2014

Fauna urbana al tramonto: Buon Ferragosto!

C'è chi in un tramonto d'estate si gode il parco e la compagnia, riposandosi fra l'erba alta.
 Chi ne approfitta per fare un po' di running e tenersi in forma.
 E chi, approfittando delle ore di quiete, passeggia nel prato indisturbato.
Parco di Greenwich.

Il blog fa una piccola pausa,  Buon Ferragosto a tutti!

mercoledì 6 agosto 2014

Il Roero

Allora, oggi il menù prevede un po' di foto del Roero: la zona che si trova al limite nord orientale della provincia di Cuneo (più vicino ad Asti e alle Langhe per la verità), in Piemonte, ovvio.
Questo è ciò che vedo da casa mia: colline coltivate a noccioli, vigne, boschi e picchi sormontati da castelli e torri per lo più di origine Medioevale.
Nel Roero ci sono le Rocche (pronunciato "Roche"),

lunedì 4 agosto 2014

Dubbi e pensieri laterali di una mente dislessica

Sottotitolo: Regressione ai due anni.

Clyo: Fedo... Ma cosa vuol dire "stories"? È il plurale di negozi ?
Fedo: no, quello è "store", plurale "stores". Stories sono i piani di un edificio.
C: mmm... OK... Ma non si dice "Flat"?
F: no,"Flat" è appartamento.
C: Giusto. Ma allora come si dice quando sei su un "elevator" è qualcuno ti chiede "a che piano va?"
F: "Floor"... Si dice "which floor?" ... "Stories" è usato di più per indicare i piani nella struttura architettonica.
C: ah... Giusto. Floor. ... E come si dice "farina"?
F: "Flour".
C: ah. ... E allora come si dice "profumo"???
F: flavor.
C: mmm... Ok. Mmm...  Giusto.

mercoledì 30 luglio 2014

Cartoline da Torino

Ho sempre tantissime foto di Londra che a volte mi dimentico persino di scaricarle sul PC, ma non pensiate che Torino non sia degna di altri bei reportage.
Piazza Castello-scultura "Il gatto dorme rotondo" di Giuseppe Maraniello
In queste vacanze, come ho gia detto, mi sono divertita a fare passeggiate infinite. A dire il vero ho evitato di portarmi appresso la macchina fotografica apposta, perché volevo gustarmi la camminata senza essere ossessionata dalle foto e, come spesso mi capita, fermarmi ad ogni angolo. Poi però mi sono lo stesso fatta prestare il cellulare da Mr. Fedo, ed ho iniziato a giocare alla "turista per caso".
Il Duomo di San Giovanni
Chi ha visitato Torino almeno una volta conoscerà di sicuro questi posti. Nulla di esclusivo, anche se qualcosa di nuovo c'è sempre.
Piazza Castello-scultura"Teseo screpolato" di Igor Mitoraj
Ad esempio, in Piazza Castello e per la città, c'era una mostra itinerante  di queste "Cicciosissime" sculture di Xu Hong-fei che mi hanno divertito parecchio (trovate altre foto su Qualcosa d'altro)
Piazza Castello-scultura temporanea di Xu Hong-fei
Piazza Castello-scultura temporanea di Xu Hong-fei
Piazza Castello, Palazzo Madama
E poi quel verde così rigoglioso e così...estivo!
La vegetazione ha tutto un altro aspetto qui. Mi sono sorpresa a fotografare balconi straripanti di foglie, giardini indisciplinati, e la foresta che ha inghiottito le rive del Po e la collina.
Giardini Reali
Un cortile cortese
Balcone verdeggiante
Giardini Reali
Lungo Po, Colle dei Cappuccini
Se non ci siete mai stati, a Torino, spero che queste foto vi abbiano incuriosito tanto da colmare al più presto questa lacuna!
E spero anche che vi invoglino a conoscere meglio la vostra stessa città e a viverla con occhi da turista.
PiazzaVittorio
Colle dei Cappuccini da Piazza Vittorio
Saluti da Torino!

lunedì 28 luglio 2014

Vacanze italiane

Giacché me la conto e me la rido da sola (come mi dice a volte Mr.Fedo) vi dico che sono stata in Italia ben 10 giorni. Perché qui in UK, quando dici che vai in Italy per le vacanze, tutti pensano a qualcosa simile al Gran Tour illuminista, mentre dubito che possa essere una notizia egualmente eclatante se lo scrivo a degli italiani. Però io conto sul fattore curiosità, altrimenti detto "fatevi pure i cavoli miei" e ve lo racconto lo stesso.
Ogni volta che torno ho un po' paura di non saper più tollerare l'italianicità del Bel Paese, di dover fronteggiare tutto ciò che ho lasciato indietro e di essere schiacciata da ciò che all'estero semplicemente non è concepibile. Ma questa volta direi che me la sono cavata abbastanza bene.
Ho fatto il pieno di gelati ridicolmente giganti ed economici per gli standard inglesi, ho mangiato una pizza per tre persone al Manhatthan, il ché vuol dire che era grande come il tavolo e pur dividendola ne abbiamo avanzata abbastanza per farci un pranzo da tre anche il giorno dopo a casa. 
 Ho camminato tanto, ma tanto TANTO, da una parte all'altra di Torino, perché qui tutto sembra a portata di gambe e con una passeggiata "corta" si arriva a percorrere 3 Km senza accorgersene e con una più lunga si superano gli 8Km.
Ho trovato Torino più sporca di quel che ricordassi, con la faccia grigia di smog e le pietre di piazza Castello rotte e rattoppate con una colata di asfalto, ma l'ho anche trovata straordinariamente verde lungo il Po e su tanti balconi (seguirà post con foto).
Ho ascoltato le chiacchiere del bar sotto casa dalla finestra, le accorate chiamate al cellulare che coniano neologismi bizzarri "Scusa la disturbazione, volevamo sapere se stavi bene", che a Londra nessuno si prende la disturbazione di chiederti se stai bene. E ho letto cartelli condominiali ancora più sgrammaticati e per questo esilaranti: 
"Si pregano i signori condomini, il mercoledì mattina, a portare fuori a turno i contenitori della carta". 
Ma ho anche trovato i bus rinnovati e un nuovo sistema di biglietti per la metro che funziona "a struscio" come la Oyster.
Poi sono fuggita in campagna, nella mia casetta dipinta di rosa come al solito immersa in una giungla.
 Ho resettato il prato e Mr. Fedo ha fatto il resto col decespugliatore. 
 Abbiamo mangiato buona frutta, spuntato le liane del glicine sul tetto, donato il sangue alle zanzare, letto tanto nel prato, fatto la doccia in giardino con la pompa per annaffiare quando il caldo si è fatto insopportabile. Sono stata in pace con me stessa, dopo tanto tempo, almeno per un po'.
Poi è arrivata la pioggia, proprio quando avevamo deciso di fare qualche passeggiata per i sentieri delle Roche, e allora siamo tornati a casa e abbiamo spiato il panorama cambiare dalle finestre.
Siamo tornati in città ancora una volta sotto questa pioggia così inusuale per questo periodo, ma che  non ci ha disturbati quanto temevo ed ha invece smorzato le temperature alle quali non siamo più abituati.
Non siamo riusciti a vedere tutti, ci sarebbero stati troppi programmi da fare anziché vivere la vacanza giorno per giorno come abbiamo fatto. E non avrebbe più avuto senso chiamarla vacanza.
Siamo partiti sabato mattina con un cielo nuvoloso  e fresco da Torino e abbiamo trovato una Londra soleggiatissima, 29°C, e le mie piante stecchite sul balcone.

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