sabato 31 dicembre 2011

Buon 2012!

Vi auguri un buon anno e vi lascio il mio Barbagianni fatto di ritagli di carta da parati a vegliare su questa notte: un altro lavoro del "progetto Cartesio"
Spero vivamente che non ci siano botti, petardi, bombe (morti) altrimenti il mio Barbagianni volerà via terrorizzato...e non si dica che è lui che porta sfiga!

giovedì 29 dicembre 2011

Ancora Carta da Parati

 Continua purtroppo molto a rilento il progetto "Cartesio" (nome di convenienza) per il riciclo carta da parati. Sono stata e sono molto occupata con altri progetti e non so quando avrò tempo per continuare, ma d'altra parte questi rotoli sono abituati ad aspettare ed hanno alle spalle una storia di attese ben più lunghe.

Storia del perché ho tanta carta da parati.


Tanto tempo fa, quando ancora io non ero nata, i miei genitori lavoravano entrambi per un famoso negozio di carta da parati. Col passare degli anni, mia madre, pur non lavorando più lì, mantenne i contatti con "l'ambiente delle carte" e, per la sua mania collezion-accumulativa, acquistò vari rotoli di parati, e per vari intendo: decine di rotoli alti 1m e larghi 40 cm e altrettante decine di book campionari anch'essi belli voluminosi (40x50cm circa). Probabilmente furono acquisti di occasione, dato che erano già allora articoli un po' fuori moda (magari fondi di magazzino).
I rotoli sono stati custoditi pazientemente per anni e anni, in alcuni casi sono serviti per foderare ante di armadi e cassetti, poi nulla più...
Fino ad oggi(diciamo quest'estate) quando ho pensato di riutilizzarli in lavoretti eco-compatibili come i libri pop-up affinché non marciscano del tutto in cantina  (e in tutti gli altri posti in cui abbiamo sparpagliato i campionari).
La progettazione però va a rilento come dicevo: ci vuole un bel po' di tempo e spazio per lavorare con questi enormi fogli, e soprattutto dovrei fare più pratica, ma spero comunque nei prossimi giorni di postare qualcosa degli ultimi sviluppi orientati al collage.

Mi chiedo come e se evolverà ulteriormente questa cosa...

mercoledì 28 dicembre 2011

Herpes


Dal 24 mattina il mio labbro superiore ha deciso di concorrere alla nomina di

martedì 27 dicembre 2011

Tutorial Disegno_03( Scomposizione in piani)

La scorsa settimana avevo semplificato i volumi in ovali, cioè avevo dato una bella scartavetrata e smussando ogni forma. Oggi passo la pialla!
E' possibile scomporre un soggetto attraverso piani? Sì, credo sia un ottimo esercizio per analizzare in
modo minuzioso i volumi e la maniera in cui la luce incide sulle superfici a seconda della posizione in cui è. Non è comunque un procedimento facile, perché la mente tende a sintetizzare le forme organiche con figure tondeggianti e non attraverso piani.

Qui analizzo i piani in cui posso

sabato 24 dicembre 2011

Cambio design blog

Se ieri qualche malcapitato ha notato certi fulminei e/o strani cambiamenti sul layout di questa pagina "non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia…" No, era semplicemente la sottoscritta che

mercoledì 21 dicembre 2011

Scusi, è permesso?


Mi fermo davanti al portone, mi sistemo le borse fra i piedi, prendo la macchina foto e osservo. Bellissimo cortile nascosto, che in realtà nascosto non è per nulla: sono a pochi metri da una delle vie più affollate del centro e il portone è spalancato, come tutte le volte che mi ricordo di selezionare il "percorso anti-folla=anti-panico" nel mio cervellino e passo in via Stampatori, tagliando per via Barbaroux, piuttosto che via Botero o via dei Mercanti.

martedì 20 dicembre 2011

Tutorial disegno_02(Studio dei volumi)

La scorsa settimana ho iniziato il primo tutorial sul disegno.
Quello di oggi potrà sembrare un post contraddittorio rispetto a quello della scorsa settimana dove si diceva che spesso il nostro cervello stilizza le linee attraverso figure geometriche, ma è sempre bene osservare quei piccoli particolari che arricchiscono le linee. Ebbene oggi invece voglio fare un passo indietro e sintetizzare la linea per studiare meglio i volumi ché quando sono posti in uno spazio prospettico sono difficili da gestire (maledetta prospettiva...), perché è altrettanto utile acquisire le forme in maniera semplice per poi poterle arricchire e particolareggiare.

Quasi tutte le forme organiche sono sintetizzabili in cerchi, o meglio sfere, dato che parliamo di volumi.

venerdì 16 dicembre 2011

Aspettando la primavera si piantano chiodi.

Questo è un esperimento che ho portato avanti per parecchi week end dalla fine dell'estate. Quella che sembra una casettina gialla per le bambole in origine doveva essere

martedì 13 dicembre 2011

Tutorials disegno_01(osservare i particolari)

Oggi vorrei provare ad iniziare una serie di Tutorial di disegno. Non so se sono in grado di insegnare una tecnica per disegnare, anzi no, non lo sono perché secondo me non c'è una sola tecnica, c'e n'è 1001, per questo cercherò solo di analizzare gli errori (inconsapevoli)che si possono compiere mentre si disegna, che anch'io faccio e che fanno sì che il risultato non sia ciò che si sperava. Non so se potrà essere utile a qualcuno, di sicuro

lunedì 12 dicembre 2011

Passeggiata Eco(nomica).

Sabato pomeriggio.
Dato l'impennata del caro benzina propongo una passeggiata per rifocillare il frigo e rinvigorire i muscoli. Che importa se il negozio più vicino è a circa 5 km e in aperta campagna? Ci vado, l'ho già fatto quando c'era la neve,ora c'è pure il sole (spero pure di tornare prima che sia tramontato ma ne dubito un po'). Il panorama lungo il tragitto non è dei migliori: ormai è quasi tutto marcio e a valle c'è poco sole, insomma non è la campagna del Fantastico Mr Fox (visto poche ore prima, fantastico)
Ma respiro comunque aria pulita e mi gusto una simpatica conversazione fra un italiano e uno svedese in inglese, o per lo meno: ascolto e cerco di capire cosa dice l'italiano al cellulare, mi intrometto ogni tanto suggerendo (in italiano) idee per regali natalizi che vengono simultaneamente tradotte e proposte all'amico svedese...e intanto faccio esercizio con le lingue. E' straordinario però essere in aperta campagna, circondati dal nulla e da qualche corvo e poter parlare con qualcuno che sta in un'altra parte del mondo.
Alla fine (io e l'italiano) ci mettiamo quasi 2 ore arrivando col buio, un cielo tigrato e la luna, sudati marci ma contenti.
Forse non ha giovato più di tanto alle mie tasche fare tutta quella strada per risparmiare benzina, ma se non altro le mie gambe ringraziano.

venerdì 9 dicembre 2011

La delusione del Kiwi

C'era una volta un kiwi disegnato su foglio colorato male.
Il Kiwi non si spiegava perché era finito fra pennellate aguzze anziché morbide sfumature, ma decise comunque di mettere su qualche piuma, in attesa che cambiasse qualcosa.
Ma le cose non migliorarono e si mise a piovere. Il Kiwi vide con crescente delusione che pure i palloncini, con cui avrebbe voluto volare via da quel foglio, erano stati colorati con dei toni insensati (e per di più non erano ancora asciutti)
Non sapendo più che aspettarsi, il piccolo Kiwi decise di restare e tutt'al più far fare ai palloncini qualche ritocchino digitale.
Morale della favola: Il Kiwi non sa volare ma è velocissimo nella corsa, io non ho ancora capito come usare le tempere (spiegazioni della puntata precendente QUI)

giovedì 8 dicembre 2011

Immacolata Libreria


 C'è chi può permettersi di arredare una casa da zero e chi deve arrangiare i mobili nuovi con gli spazi che ha. Nota da ricordare: non comprare mai, e dico MAI mobili di misura se devi riempire uno spazio già arredato. Quest'oggi ho dovuto "arrangiare"(leggi: "segare") una libreria Ikea che avevo comprato qualche giorno fa, assieme a 2 cassettiere, per riempire lo spazio che occupava il mio vecchio letto. Per mia sfortuna la somma delle larghezze dei mobili non corrispondeva a ciò che avevo calcolato... no, non ho fatto un errore matematico, più che altro non ho voluto ascoltare la vocina in testa (per una volta sensata) che mi diceva di non fidarmi della somma delle misure e di lasciare un minimo di scarto per lo spazio fra un mobile e l'altro. Alla fine mi sono trovata con una libreria che non entrava nello spazio assegnato per 0,3 cm, che fare? Gli uomini di casa consigliavano di limare un lato della libreria finché non fosse entrato... non credo servano commenti, basta immaginare un mobiletto "spellato" su un lato a mostrare il suo tenero cuore di truciolato.
La mia soluzione ha richiesto un po' di tempo e mano d'opera, ma penso che ne sia valsa la pena. Per prima cosa abbiamo dovuto smontare il mobile appena costruito.
Dopo di che ho misurato  0,5cm di scarto su ogni ripiano orizzontale che corrispondevano al corpo centrale della libreria (sta volta ho abbondato per sicurezza) e con l'aiuto di un seghetto da ferro, per via della lama dalla dentatura più fine, ho letteralmente segato via l'eccesso. Restava uno scarto sulla lunghezza dei pioli che penetravano tra i pannelli laterali verticali e quelli orizzontali accorciati: non ho segato i pioli (alcuni erano di ferro), ma ho trapanato i buchi che dovevano accogliere i pioli per farli più profondi. Stessa cosa per le "staffe" reggi mensola: ho rifatto il buco 5mm più in centro.
Ultimo step: rimontare il tutto e posizionarci i libri ancora senza fissa dimora.
(Pensa che c'è chi all'immacolata addobba alberi...)

martedì 6 dicembre 2011

Morte a Venezia

Odio Venezia e le città morte che si fingono vive. La odio perché ha più di un millenio e se lo porta tutto e male: dagli edifici fatiscenti all'ipotetico "problema" dell'acqua alta che in mille anni di avanzamento tecnologico nessuno ha potuto (o voluto) risolvere. E intanto "Venezia affonda, affrettatevi a vedere la Serenissima, è l'ultimo spettacolo e poi si chiude! Accorrete numerosi prima che affondi!" e l'ultimo biglietto è sempre il più caro, specie quando è l'ultimo da ormai troppo tempo e lo spettacolo non cambia e... Venezia continua ad affondare.
Ma Venezia è già morta da secoli, è il fantasma di un'epoca che fu. Nessuno oggi vive a Venezia: tutti vorrebbero vivere in quello che fu slendore e sfarzo del passato, si mettono maschere del Seicento in una rivisitazione fatta di plasticaccia e colori fluorescenti per colmare un horror vacui di insulsa tristezza. Venezia è piena di turisti, di piccioni, di cose da vedere, ma è vuota di vita quotidiana, se non fosse per i piccoli vicoli in cui si affacciano balconi dove ancora si stendono i panni e i giardini della Biennale dove si respira Europa contemporanea, si direbbe un teatro nel quale il pubblico ha invaso il palco e si è sparpagliato fra le quinte non sapendo bene cosa fare e dove andare, si muove in modo disordinato eppure continuo e ti trascina con isterismo soffocante.
Odio Venezia perché è la cartolina di sé stessa. Il modo migliore per visitare Venezia è guardarla attraverso un quadro (magaridel '700, magari un Canaletto): l'unica macchina del tempo capace di mostrarvi la Serenissima ancora viva.

mercoledì 30 novembre 2011

Il grande ritorno delle Tempere


Ora ricordo perfettamente il motivo per cui decisi di non utilizzare più le tempere dal tempo delle medie. Quello che mi era rimasto era un "liquame" che male si sparpagliava sul foglio, spostandosi matericamente ad ogni pennellata incapace di stendersi in modo omogeneo e coprire di colore il foglio bianco. Quello che non mi ricordavo era che oltretutto il colore, una volta asciutto si schiariva diventando di un tono totalmente diverso da quello che era stato mischiato sulla tavolozza e insensatamente opaco e desaturato.
Ahimé i problemi persistono anche oggi!
Ho finalmente provato il mio ultimo acquisto artistico: le tempere ( una spesona di ben 7euro per 12 tubetti della giotto...quelli che usano i bambini per intenderci).
Pur non essendo per nulla esaltata dal risultato, considero questa illustrazione come una mera prova tecnica, non posso dire che sia orribile: con qualche malizia in più sono riuscita a giocare d'azzardo coi colori e azzeccarli (grossolanamente) e a passare più strati fino ad ottenere qualcosa di quanto meno accettabile, ma la sento un po' giù di "tono". In ogni caso mi ha fatto bene riprendere un po' in mano i pennelli, non faccio mai abbastanza esercizio...argh!
Comunque, in quanto prova tecnica, ho cercato di fotografare le fasi del lavoro per prepararmi logisticamente alla pubblicazione di tutorial... ma il fatto di star lavorando per terra, di sera e con una luce non troppo studiata ha reso la pratica alquanto sconveniente per la resa delle foto. Il risultato finale (l'immagine qui sopra) invece è stato scansionato ed è nel limite del possibile verosimile, ho solo fatto una correzione tonale in digitale per avere un po' di contrasto in più.







martedì 29 novembre 2011

I misteri di casa OUR

Che sia una momentanea crisi di coppia fra calzini, o la nuova era degli indumenti single, sta di fatto che abbiamo istituito il "feticcio" dei calzini spaiati: una sorta di mostro composto da calzini appallottolati fra loro di cui non si trova più il compagno; abita nell'armadio perché in un semplice cassetto sarebbe troppo ingombrante e il guaio è che continua a crescere! Non ci è chiaro come negli ultimi mesi siano spariti nel vortice della lavatrice una DECINA di calzini.

Mistero misterioso quasi quanto il comportamento sociale dei piccioni che osservo dalla finestra, che si inseguono alternandosi nel ruolo di vittima, che fugge pigolando, e carnefice, che lo insegue ad ali larghe allontanandolo da un punto del tetto all'altro in modo random.
E mentre mi struggo per capire i no-sense della natura,  cubi di legno rotolano sopra la mia testa.
I cubi di legno  sono l'unica cosa con cui riesco ad identificare i giochi con cui si sfogano i bambini  dei vicini del piano di sopra: Aurorasvegliatiii e Riccardotispezzounagamba (nomignoli coi quali vengono appellati dai genitori). A giudicare dal suono, questi "cubi", sono di dimensioni pari ad una o più sedie e, come dicevo, rotolano... o almeno ci provano.

venerdì 25 novembre 2011

Se lo puoi immaginare...

In questo giorni ho predisposto le mie pianticelle succulente (non si dice "grasse", sono suscettibili) per il letargo invernale, sperando che non soffrano troppo il gelo. Ho sistemato 3 fogli di plastica ondulata bianchi in uno scaffale del balcone: uno sul fondo e gli altri 2, lunghi la metà, davanti in modo da formare 2 ante scorrevoli per chiudere il vano e potervi riporre le piantine.  Lateralmente invece ho fissato una tela trasparente(come quella delle tovaglie di plastica) con delle graffette agganciate ai buchi dello scaffale. Ho cercato insomma di creare una mini serra con i materiali che si possono trovare in qualsiasi negozio di brillage.

Tutto questo per dire che: quando entro in un negozio di fai-da-te e so che creerò qualcosa per la mia casetta sono mediamente felice e soddifatta.
E questo proposito è doverosa una riflessione profonda: se qualcuno  dopo aver letto le prossime righe ha delle risposte che si faccia avanti ora.
Avete mai notato che le persone nello spot di Le RoyMerlin sono vagamente... giù di corda? Quello sguardo perso nel vuoto, avvolti da un'aura che tocca sfumature di grigio topo nei momenti più esaltanti...diciamo pure che sembrano tutti tendenti al suicidio. La domanda è...PERCHE? Tu, signora che costruisci la tua casa sotto il mare, anziché sentirti la nuova Ariel, hai lo sguardo più vaquo di una cernia? E Tu, o baldo signore di una certa età, che possiedi un prato verdissimo su un grattacielo, perché dopo aver tagliato l'erba ti sdrai come un novello Manzoni a osservare ogni singolo stelo e pensi al passar della falce che pareggia tutte le erbe del prato ?
(Il disegno del post è volutamente scialbo e triste per aderire in pieno all'immagine di Le Roy Merlin)

mercoledì 23 novembre 2011

7 link project

Questo post è uno di quei giochi che ci si rimbalza fra blogger. Me lo passa Acalia e, sebbene questo non sia un blog di recensioni o di categoria, accetto volentieri le regole dei gioco, cercando di stillare una classifica dei post pubblicati fino ad oggi.
-Il post il cui successo mi ha colpito: "Colibrio" perché era un periodo di magra per le visite al blog e mi sono sentita fierissima di leggere un commento in francese (ho poi scoperto che si trattava probabilmente di uno spam...eh eh!)
-Il mio post più popolare: "Avviso Importante" dalla regia mi dicono che è il più letto...anche in Russia
-Il mio post più controverso: "Meno per meno= più" più controverso di così...
-Il mio post più utile: "Progetto Cartesio" giusto per dare un senso ai progetti inutili dall'animo ecologico.
-Il post che secondo me non ha avuto l'attenzione che meritava: "Enzimi"  non ha disegni, ma è divertente anche questo al pari di "Avviso importante".
-Il mio post più bello:"Le buone cose di pessimo gusto" ribadisco il mio amore per le antichità (e anche per Hitchcock)
-Il post di cui vado più fiera: "L'Omino delle Tasche" il primo progetto AddictiveColors e tutto ciò che ne segue e ne seguirà! ;)

Qui finisce il post dei post e inizia il dramma "A chi lo giro? -Atto unico", sperando di far cosa gradita e senza alcun obbligo di partecipazione, nomino 7 blog di cui non necessariamente conosco i proprietari, ma che in qualche modo sono collegati a me e ai miei interessi:
Zuppa di vetro
Daniele Diella
Panajev
Alberto Cerriteno
Coconity
Young House Love
SOB

martedì 22 novembre 2011

Il post della procrastinazione.

Si ricomincia il lavoro serio, si ricomincia da 3.. o meglio: si ricomincia DOPO 3 giorni di Fabermeeting e di attività passiva da uditrice, a stare davanti ad una scrivania cercando di portare avanti i progetti che per forza di cose in questi giorni sono stati accantonati....e non è per nulla semplice.
E' vero che l'altra settimana ho dichiarato di avere una propensione per i lavori inutili... ma è pur vero che non mi piace intendere la creatività come un'entità astratta o "cavallo indomabile" che agisce senza programmi e senza uno scopo, so bene che in quei termini non si va lontano, per cui mi tocca rimboccarmi le maniche e decidere come suddividere la mia settimana per poter gestire il tutto. Sperando che ne esca qualcosa di buono.
Il titolo del post è relativo al tempo che ho impiegato per scrivere queste quattro righe senza effettivamente produrre qualcosa.
PS: Sofferenza è vedere le tempere da bambini, che ti sei comprata la scorsa settimana, ancora incartate, e non poterle usare perché ci sono altre priorità.

martedì 15 novembre 2011

Progetto Cartesio

E' da mesi che mi dedico ad un progetto piuttosto stravagante: molti lo definirebbero da pazzi, altri insensata perdita di tempo. Ma nel corso della mia esistenza ho capito che, se c'è una cosa per cui sono veramente portata, una causa per cui voglio e vorrò sempre battermi, un elemento cardine della mia esistenza, quella è la completa dedizione all'Inutilità, insomma: l'arte allo stato puro!

Ho deciso di realizzare dei libri pop-up, ispirata da un progetto per il Politecnico di un mio amico. In principio c'era l'idea di utilizzare carta da parati, riciclandola, ma poi le cose (è proprio il caso di dirlo) hanno preso un'altra piega! Perché la carta da parati? Questa è un'altra storia e come tale dovrà essere raccontata un'altra volta..(chi indovina la citazione?).

Dopo vari tentativi (e vari fallimenti di progettazione, materiale e realizzativi) sono riuscita a realizzare i primi 2 libri: Birds e Monkeys. In realtà per questi ho limitato l'utilizzo della carta da parati alla copertina per problemi di rigidità della carta insufficienti per mantenere la struttura.
Ho deciso di pubblicare ora qualche immagine per celebrare il "Picture Book Month"( il mese del libro illustrato) che si svolge proprio a Novembre.
Vi piacciono? Ne sto già progettando un altro... leggermente diverso.

sabato 5 novembre 2011

Piatto del giorno: Influenza

Oh sorte nefasta ch'affligge 
chi s'avventura sotto uno scrosciante diluvio
 senza adeguata copertura!

Avrei una settimana in arretrato di pulizie di casa e alcuni progetti di lavoro di cui occuparmi, eppure non mi reggo in piedi: ho la sensazione di aver  infilato la testa in un cuscino di ovatta e di avere la stessa espressione di un pesce fuori dall'acqua con la bocca socchiusa che non riesce a respirare.
E quando si sta così non c'è niente di meglio che compiacersi di quello che si è fatto "quando si stava meglio". Per cui posto un'altra immagine della serie "Prima & Dopo": è la volta del termosifone della sala, li ho ridipinti in tutta la casa lo scorso mese perché erano in condizioni misere (per dei termo di 50 anni sopravvissuti per altro ad un incendio, direi che non potevano essere in stato migliore...poveracci).
 Purtroppo non ho documentato lo stato originale del termo: vale a dire con parti di vernice scrostata da cui affiorava il ferro rugginoso. Dopo aver raschiato le parti di vernice vecchia che veniva via ho passato 2 mani di antiruggine aspettando 12ore fra una passata e l'altra. La prima foto l'ho scattata dopo aver iniziato a stendere la prima mano di antiruggine: si possono notare le spennellate grigie sulla sinistra.  Dopo di che ho passato altre 2 mani di vernice bianco-avorio. Un lavoro complessivo di 2 giorni per ogni termo, più eventuali ritocchi nei vari punti inaccessibili che ogni termosifone custodisce nel profondo del...cuore.
Forse mentre asfissiavo odorando antiruggine avrei preferito avere il naso completamente tappato...proprio come adesso.

lunedì 24 ottobre 2011

Così, su due ali, non saprei dire...

...quanto lavoro mi aspetta questa settimana. Sicuramente tra vari progetti in via di sviluppo (per ora segreti, segretissimi) e  le conferenze del View sarà una settimana impegnativa. Ma le soddisfazioni in questo periodo sono tante e non posso far a meno di svolazzare di progetto in progetto con ottimismo e tanta voglia di fare.
Per restare in tema di voli: una cinciallegra, una cincia dal ciuffo e un pettirosso.

venerdì 21 ottobre 2011

Autunnale


E' tempo di "autunnare", ovvero: tirare fuori dall'armadio quella giacca che non è proprio imbottita ma quasi felpata e uscire di casa in cerca di fogliame agonizzante e (per questo) pazzo di colore.
Oppure si può restare ancora un po' nella vasca da bagno, chiusi a riccio sotto una doccia calda, con le ginocchia in bocca e le mani sui piedi, 'ché in fondo fuori inizia a far freddino!
Per "autunnare" serenamente ho provato a fare un banner per Illustrarte, tema:"effetto energizzante", questo qui sopra è il risultato (si sa che il caffé mi fa uno strano effetto).

venerdì 14 ottobre 2011

Quel "giovin signore" addetto IREN

Vi racconto una storiella.
Quest'oggi verso le 3.30 del pommeriggio, un "simpatico" ragazzo presunto addetto IREN( azienda energia elettric di Torino) mi ha suonato il campanello di casa boffonchiando qualcosa tipo "Luce...Iren...".Io da brava vecchietta sopettosa che non apre la porta neanche ai famigliari se non annunciano la visita minimo mezz'ora prima, non apro e rispondo in modo educato:"No, grazie, non abbiamo chiesto nulla" e scorgo dallo spioncino il "garbato" fanciullo che si gira e replica"Ma guarda te, che testa di MERDA".
E lì sono scoppiata: ho ricambiato l'insulto addizionandolo ad altri, poi, siccome dovevo uscire, l'ho aspettato al pianterreno, dove un altro suo collega stava intortando altre due mie anziane vicine e ne ho dette quattro anche a lui sul modo "efficiente e professionale" con cui si porgono ad eventuali utenti, che, per altro, si rifiutano(e direi in maniera legittama) di aprire la porta di casa ad emeriti sconosciuti.
Nella furia, penso che le mie grida si siano udite in tutto l'androne, non mi è passato per la mente di chiedere il nominativo del "giovin signore"...ma quando imparerò!
Ho comunque intenzione di raccontare questa dilettevole storiella all'IREN domani... vediamo un po' quanto si divertiranno. W l'itaGlia!

mercoledì 12 ottobre 2011

Soffocamente

Nuova Zelanda: petroliera si incaglia sulla barriera corallina, l'ennesima catastrofe che devasta un altro po' di mondo. La mia testa vomita petrolio da quanto è disgustata. Grazie! Nient'altro da dire.

mercoledì 5 ottobre 2011

Mezze stagioni.

Dialogo assurdo di un mattino d'autunno:
"Il cane è voluto uscire di notte"
"Si, ma non era notte... è che il sole non sorge più all'alba."

(qualcuno indovina cos'ho disegnato?)

venerdì 30 settembre 2011

AddictiveColors è al View!


E' ufficiale: AddictiveColors è al View Conference!
Il programma View 2011 è stato pubblicato sul sito ufficiale:
www.viewconference.it
Ci trovate sul programma il 28 Ottobre alle 16,30.Inutile dire che siamo contentissimi di partecipare ad un evento così importante!

AddictiveColors is going to be at the View Conference 2011 here in Turin (Italy). It's very exciting to be able to join such an important venue for the digital arts!
Here the official site:
www.viewconference.it
October 27th, 4:30PM is the time slot in which AddictiveColors will partecipare.

giovedì 22 settembre 2011

Porta d'ingresso

Un altro post "Prima & Dopo", questa volta sulla porta d'ingresso interna. Qui l'intervento era doveroso in quanto gli sbalzi termici della porta e le infiltrazioni d'acqua (essendo una zona ventosa, piove spesso di stravento) avevano completamente rovinato il rivestimento della porta. Oltre ad una bella mano di vernice, questa volta ho dovuto "imbottire" la porta con un foglio piuttosto spesso di polistirolo (per isolare lo strato di metallo che d'estate diventa rovente) rivestendolo poi con carta da parati. In realtà il pericolo delle infiltrazioni non si è potuto raggirare, tutto sommato, per ora, rispetto a prima, mi pare un risultato più che decente.

mercoledì 21 settembre 2011

Questione di formati

Questa mattina allo shop delle Poste dovendo spedire dei disegni, chiedo alla commessa una busta A4. "Si, ecco": mi mostra una busta A5(la metà). "no, la volevo A4, come i fogli per le fotocopie" aggiungo speranzosa. Me ne mostra una del formato giusto ma ahimé troppo leggera: immaginando già i miei fogli ridotti come carta da...forno, chiedo se ce n'è di più spesse." guardi, c'è questa che è un po' più spessa (forse di 1gr.) o c'è quella con le bolle" Beh, prendiamo quella con le bolle! Me ne mostra una con le bolle, decisamente più solida ma di nuovo A5!
Senza parole ripenso alla scena di qualche mese fa per rifare la targhetta della buca delle lettere. La domanda del negoziante è stata:" Di che misura la vuole?" In quel caso mi ero portata il modello della precedente targhetta e speravo di averne una LARGA UGUALE ma con l'aggiunta di un nome, quindi PIU' LUNGA. Mi guarda stranito e mi dice "Ma che misura? Guardi che qui abbiamo degli standard!" Pensando che abbia già delle misure preconfezionate e che quindi la mia richiesta di avere un taglio "personalizzato" sia assurda dico:" Ok, mi faccia vedere gli standard(così da scegliere quello più vicino al mio modello)". Risposta, sempre più scocciata:"No! Lei mi deve dire che misura vuole!" a quel punto... chiedo se per favore ha un metro, misuro la larghezza della mia targhetta (6cm) e raddoppio la lunghezza (2x2=4) e mi arrendo all'evidenza che si può essere pignoli e ottusi, ma entrambe le cose no, non lo accetto!

lunedì 19 settembre 2011

Il sito di AddictiveColors

www.addictivecolors.com
Finalmente il sito per la nostra App! L'abbiamo pubblicato oggi dopo vari deliri notturni e spasmi del capo inclinato a sinistra per indicare il "float: left" (avendo perso ormai da tempo la capacità di segnalare la destra e la sinistra...).
Ho ancora moooolto da fare, mooolto da aggiustare e moooolto da studiare, ma non mi perdo d'animo e continuo a farmi spremute di vitamina CSS : nerd, sempre più nerd, profondamente nerd!
...Oddio, ma ora dovrei scrivere i post in inglese anche in questo blog?

mercoledì 14 settembre 2011

Il tempo delle mele

Tom Sawyer ha avuto la prima crisi adolescenziale negli anni '80, quando si è reso conto che effettivamente stava invecchiando.


lunedì 12 settembre 2011

Vernice e olio di gomito

Young House Love dà il buon esempio, ma per la verità già prima di scoprire il loro blog mi ero chiesta: perché non archivio un po' dei lavoretti che abbiamo fatto in casa magari con qualche foto, anche solo per pura soddisfazione personale nel vedere a confronto il prima e il dopo. Per 'sta sera posto questi due lavori di verniciatura: la lampada e la porta d'ingresso esterna. La lampada era purtroppo messa molto male e non ho potuto scartavetrarla per bene prima di riverniciarla perché alcune parti erano talmente corrose che mi si "scioglievano" in mano, la vera soddisfazione è stata però pulire il vetro e riscoprire la luce della lampadina che ci abbiamo piazzato dentro. Per quanto riguarda la porta: non sono una grande fan del marrone ma devo dire che questo sembra una colata di cioccolato fondente e rende la mia casetta ancora più appetitosa!

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