mercoledì 30 novembre 2011

Il grande ritorno delle Tempere


Ora ricordo perfettamente il motivo per cui decisi di non utilizzare più le tempere dal tempo delle medie. Quello che mi era rimasto era un "liquame" che male si sparpagliava sul foglio, spostandosi matericamente ad ogni pennellata incapace di stendersi in modo omogeneo e coprire di colore il foglio bianco. Quello che non mi ricordavo era che oltretutto il colore, una volta asciutto si schiariva diventando di un tono totalmente diverso da quello che era stato mischiato sulla tavolozza e insensatamente opaco e desaturato.
Ahimé i problemi persistono anche oggi!
Ho finalmente provato il mio ultimo acquisto artistico: le tempere ( una spesona di ben 7euro per 12 tubetti della giotto...quelli che usano i bambini per intenderci).
Pur non essendo per nulla esaltata dal risultato, considero questa illustrazione come una mera prova tecnica, non posso dire che sia orribile: con qualche malizia in più sono riuscita a giocare d'azzardo coi colori e azzeccarli (grossolanamente) e a passare più strati fino ad ottenere qualcosa di quanto meno accettabile, ma la sento un po' giù di "tono". In ogni caso mi ha fatto bene riprendere un po' in mano i pennelli, non faccio mai abbastanza esercizio...argh!
Comunque, in quanto prova tecnica, ho cercato di fotografare le fasi del lavoro per prepararmi logisticamente alla pubblicazione di tutorial... ma il fatto di star lavorando per terra, di sera e con una luce non troppo studiata ha reso la pratica alquanto sconveniente per la resa delle foto. Il risultato finale (l'immagine qui sopra) invece è stato scansionato ed è nel limite del possibile verosimile, ho solo fatto una correzione tonale in digitale per avere un po' di contrasto in più.







martedì 29 novembre 2011

I misteri di casa OUR

Che sia una momentanea crisi di coppia fra calzini, o la nuova era degli indumenti single, sta di fatto che abbiamo istituito il "feticcio" dei calzini spaiati: una sorta di mostro composto da calzini appallottolati fra loro di cui non si trova più il compagno; abita nell'armadio perché in un semplice cassetto sarebbe troppo ingombrante e il guaio è che continua a crescere! Non ci è chiaro come negli ultimi mesi siano spariti nel vortice della lavatrice una DECINA di calzini.

Mistero misterioso quasi quanto il comportamento sociale dei piccioni che osservo dalla finestra, che si inseguono alternandosi nel ruolo di vittima, che fugge pigolando, e carnefice, che lo insegue ad ali larghe allontanandolo da un punto del tetto all'altro in modo random.
E mentre mi struggo per capire i no-sense della natura,  cubi di legno rotolano sopra la mia testa.
I cubi di legno  sono l'unica cosa con cui riesco ad identificare i giochi con cui si sfogano i bambini  dei vicini del piano di sopra: Aurorasvegliatiii e Riccardotispezzounagamba (nomignoli coi quali vengono appellati dai genitori). A giudicare dal suono, questi "cubi", sono di dimensioni pari ad una o più sedie e, come dicevo, rotolano... o almeno ci provano.

venerdì 25 novembre 2011

Se lo puoi immaginare...

In questo giorni ho predisposto le mie pianticelle succulente (non si dice "grasse", sono suscettibili) per il letargo invernale, sperando che non soffrano troppo il gelo. Ho sistemato 3 fogli di plastica ondulata bianchi in uno scaffale del balcone: uno sul fondo e gli altri 2, lunghi la metà, davanti in modo da formare 2 ante scorrevoli per chiudere il vano e potervi riporre le piantine.  Lateralmente invece ho fissato una tela trasparente(come quella delle tovaglie di plastica) con delle graffette agganciate ai buchi dello scaffale. Ho cercato insomma di creare una mini serra con i materiali che si possono trovare in qualsiasi negozio di brillage.

Tutto questo per dire che: quando entro in un negozio di fai-da-te e so che creerò qualcosa per la mia casetta sono mediamente felice e soddifatta.
E questo proposito è doverosa una riflessione profonda: se qualcuno  dopo aver letto le prossime righe ha delle risposte che si faccia avanti ora.
Avete mai notato che le persone nello spot di Le RoyMerlin sono vagamente... giù di corda? Quello sguardo perso nel vuoto, avvolti da un'aura che tocca sfumature di grigio topo nei momenti più esaltanti...diciamo pure che sembrano tutti tendenti al suicidio. La domanda è...PERCHE? Tu, signora che costruisci la tua casa sotto il mare, anziché sentirti la nuova Ariel, hai lo sguardo più vaquo di una cernia? E Tu, o baldo signore di una certa età, che possiedi un prato verdissimo su un grattacielo, perché dopo aver tagliato l'erba ti sdrai come un novello Manzoni a osservare ogni singolo stelo e pensi al passar della falce che pareggia tutte le erbe del prato ?
(Il disegno del post è volutamente scialbo e triste per aderire in pieno all'immagine di Le Roy Merlin)

mercoledì 23 novembre 2011

7 link project

Questo post è uno di quei giochi che ci si rimbalza fra blogger. Me lo passa Acalia e, sebbene questo non sia un blog di recensioni o di categoria, accetto volentieri le regole dei gioco, cercando di stillare una classifica dei post pubblicati fino ad oggi.
-Il post il cui successo mi ha colpito: "Colibrio" perché era un periodo di magra per le visite al blog e mi sono sentita fierissima di leggere un commento in francese (ho poi scoperto che si trattava probabilmente di uno spam...eh eh!)
-Il mio post più popolare: "Avviso Importante" dalla regia mi dicono che è il più letto...anche in Russia
-Il mio post più controverso: "Meno per meno= più" più controverso di così...
-Il mio post più utile: "Progetto Cartesio" giusto per dare un senso ai progetti inutili dall'animo ecologico.
-Il post che secondo me non ha avuto l'attenzione che meritava: "Enzimi"  non ha disegni, ma è divertente anche questo al pari di "Avviso importante".
-Il mio post più bello:"Le buone cose di pessimo gusto" ribadisco il mio amore per le antichità (e anche per Hitchcock)
-Il post di cui vado più fiera: "L'Omino delle Tasche" il primo progetto AddictiveColors e tutto ciò che ne segue e ne seguirà! ;)

Qui finisce il post dei post e inizia il dramma "A chi lo giro? -Atto unico", sperando di far cosa gradita e senza alcun obbligo di partecipazione, nomino 7 blog di cui non necessariamente conosco i proprietari, ma che in qualche modo sono collegati a me e ai miei interessi:
Zuppa di vetro
Daniele Diella
Panajev
Alberto Cerriteno
Coconity
Young House Love
SOB

martedì 22 novembre 2011

Il post della procrastinazione.

Si ricomincia il lavoro serio, si ricomincia da 3.. o meglio: si ricomincia DOPO 3 giorni di Fabermeeting e di attività passiva da uditrice, a stare davanti ad una scrivania cercando di portare avanti i progetti che per forza di cose in questi giorni sono stati accantonati....e non è per nulla semplice.
E' vero che l'altra settimana ho dichiarato di avere una propensione per i lavori inutili... ma è pur vero che non mi piace intendere la creatività come un'entità astratta o "cavallo indomabile" che agisce senza programmi e senza uno scopo, so bene che in quei termini non si va lontano, per cui mi tocca rimboccarmi le maniche e decidere come suddividere la mia settimana per poter gestire il tutto. Sperando che ne esca qualcosa di buono.
Il titolo del post è relativo al tempo che ho impiegato per scrivere queste quattro righe senza effettivamente produrre qualcosa.
PS: Sofferenza è vedere le tempere da bambini, che ti sei comprata la scorsa settimana, ancora incartate, e non poterle usare perché ci sono altre priorità.

martedì 15 novembre 2011

Progetto Cartesio

E' da mesi che mi dedico ad un progetto piuttosto stravagante: molti lo definirebbero da pazzi, altri insensata perdita di tempo. Ma nel corso della mia esistenza ho capito che, se c'è una cosa per cui sono veramente portata, una causa per cui voglio e vorrò sempre battermi, un elemento cardine della mia esistenza, quella è la completa dedizione all'Inutilità, insomma: l'arte allo stato puro!

Ho deciso di realizzare dei libri pop-up, ispirata da un progetto per il Politecnico di un mio amico. In principio c'era l'idea di utilizzare carta da parati, riciclandola, ma poi le cose (è proprio il caso di dirlo) hanno preso un'altra piega! Perché la carta da parati? Questa è un'altra storia e come tale dovrà essere raccontata un'altra volta..(chi indovina la citazione?).

Dopo vari tentativi (e vari fallimenti di progettazione, materiale e realizzativi) sono riuscita a realizzare i primi 2 libri: Birds e Monkeys. In realtà per questi ho limitato l'utilizzo della carta da parati alla copertina per problemi di rigidità della carta insufficienti per mantenere la struttura.
Ho deciso di pubblicare ora qualche immagine per celebrare il "Picture Book Month"( il mese del libro illustrato) che si svolge proprio a Novembre.
Vi piacciono? Ne sto già progettando un altro... leggermente diverso.

sabato 5 novembre 2011

Piatto del giorno: Influenza

Oh sorte nefasta ch'affligge 
chi s'avventura sotto uno scrosciante diluvio
 senza adeguata copertura!

Avrei una settimana in arretrato di pulizie di casa e alcuni progetti di lavoro di cui occuparmi, eppure non mi reggo in piedi: ho la sensazione di aver  infilato la testa in un cuscino di ovatta e di avere la stessa espressione di un pesce fuori dall'acqua con la bocca socchiusa che non riesce a respirare.
E quando si sta così non c'è niente di meglio che compiacersi di quello che si è fatto "quando si stava meglio". Per cui posto un'altra immagine della serie "Prima & Dopo": è la volta del termosifone della sala, li ho ridipinti in tutta la casa lo scorso mese perché erano in condizioni misere (per dei termo di 50 anni sopravvissuti per altro ad un incendio, direi che non potevano essere in stato migliore...poveracci).
 Purtroppo non ho documentato lo stato originale del termo: vale a dire con parti di vernice scrostata da cui affiorava il ferro rugginoso. Dopo aver raschiato le parti di vernice vecchia che veniva via ho passato 2 mani di antiruggine aspettando 12ore fra una passata e l'altra. La prima foto l'ho scattata dopo aver iniziato a stendere la prima mano di antiruggine: si possono notare le spennellate grigie sulla sinistra.  Dopo di che ho passato altre 2 mani di vernice bianco-avorio. Un lavoro complessivo di 2 giorni per ogni termo, più eventuali ritocchi nei vari punti inaccessibili che ogni termosifone custodisce nel profondo del...cuore.
Forse mentre asfissiavo odorando antiruggine avrei preferito avere il naso completamente tappato...proprio come adesso.
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