So di essere l'ultima persona in Italia in questo momento a doversi lamentare.
Eppure inizio a capire profondamente alcune scelte compositive di Frida Kahlo... sono ancora fissa a letto, ed è inutile fare la stoica: non sto affatto bene.
Dal weekend la situazione si è evoluta così:
-Sabato mal di gola tramutatosi poi in febbre a 39°C
-Domenica febbre a 38°C (un grado in meno di sabato)
-Lunedì ragliavo come un asino per emettere qualche suono e nei momenti "acuti" penso di aver emesso ultrasuoni da spiaggiare i delfini, febbre 101°F (più o meno 38°C dice Mr. Fedo)
-Martedì afona, senza febbre ma un aspetto da bambina dell'"Esorcista" e poi di notte tosse. Tanta tosse da non riuscire a chiudere occhio e poi un tappo all'orecchio come un proiettile di aria compressa, mai sentito tanto male, da piangere.
-Mercoledì sempre afona, da esorcismo, mi decido ad andare dal medico. Lo so: potevo andarci prima...ma chi pensava potesse evolversi così un semplice mal di gola?
-Giovedì sono sotto antibiotici, dormo poco, continuo ad essere afona e quasi certamente salterò l'appuntamento dal fioraio per scegliere il bouquette, mentre Mr. Fedo ha la prova abito.
Per risollevare un po' questo post-piagnisteo metto una foto (scattata sabato sempre dal letto) della mia nuova camicia colorata: mi ha messo un po' di allegria vederla lì, intonata col manichino...uno spaventapasseri molto chic con tanto di bombetta.
(Capitemi: non posso far nulla e mi sto annoiando a morte).
giovedì 31 maggio 2012
mercoledì 30 maggio 2012
Il colore indicato potrebbe non corrispondere alla realtà.
Sappiamo che l'utente generico riesce mediamente a classificare correttamente i 3 colori primari (di sintesi additiva) : rosso, verde, blu, salvo eccezioni di daltonismo, utilizzando una nomenclatura corretta, ovvero: rosso, verde, e blu. La questione si complica quando si parla di colori primari di sintesi sottrattiva: ciano, magenta e giallo. Per il giallo tutto ok, ciano e magenta non rientrano troppo spesso nel vocabolario quotidiano, per cui vengono identificati come azzurro e fuxia o rosa forte... e va bene.
La questione si complica ulteriormente quando parliamo dei colori dell'arcobaleno, che sono un po' come i sette nani: li conosciamo tutti, ma chi si ricorda i nomi precisi, e chi identificherebbe al primo colpo il "mancante" nel caso ce ne fossero 6 e uno non pervenuto?
Si resta sul generico con verde-giallo-arancio-rosso-violetto-indaco-azzurro ( Dotto-gongolo-Eolo-Mammolo-Cucciolo-Brontolo-Pisolo) e già "indaco" è un po' inusuale, ma si usa per non far torto né al viola né al blu, 'ché di fatto nell'arcobaleno i colori sono tutti sfumati, come fai a sapere dove inizia uno e finisce l'altro?
Poi ci sono altri mille colori incogniti, che rimarranno sempre nomi astratti o toni presunti, anche se siete "addetti ai lavori". Vedi il Lacca di Garanza Scuro o l'Eliotropo o l'Uovo di Pettirosso. (ho messo il link per sottolineare che non me li sono inventata io 'sti nomi).
E poi ci sono i colori secondo mio padre.
Molti (non tutti, non voglio generalizzare) esponenti del sesso maschile si limitano a restare sul generico (lavanda=viola, ocra=giallo), lui no. Lui ci prova a dare una definizione del colore che vuole indicare, generalmente utilizzando un vezzeggiativo: la maglia "verdolina", quei calzini "giallini", i pantaloni "marroncini"... a volte sorgono anche neologismi francofoni tipo: il golfino "bluette".
Da parte mia potrei anche ammirare lo sforzo, ma il riferimento ai capi d'abbigliamento non è casuale. Volevo soffermarmi sulla scena che si presenta quando mi vengono date indicazioni per identificare un vestito:
Padre:" Hai visto che ti ho tolto dallo stendibiancheria quella tua maglia "verdolina"?"
Io: "mmm...No, quale maglia verdina?...ho una maglia verdina?"
Padre:"Ma sì...quella che hai messo a lavare coi calzini gialli...tutti colorati"
O sono gialli o sono colorati, ma è comunque un indizio in più per arrivare alla fantomatica maglia verdolina. E poi arriva finalmente il neologismo francofono a chiarirmi la situazione:
"Te l'ho messa lì, vicino al golfino bluette!... L'hai trovata?"
Ormai, con l'esperienza di anni, sono entrata nel meccanismo del gioco, per cui...
Io:"Trovata!"
La fantomatica maglia verdolina (accanto al maglione bluette e i calzini giallo-multicolor) di verde ha solo i polsini o, a piacere i bottoni, il colletto, una striscia.... per il resto potrebbe essere benissimo interamente di un altro colore, che so: rossa, bianca, gialla, ma chissà perché nella catalogazione dei colori secondo mio padre il predominante di tutta la maglia è il verde, anzi no, scusate...il verdolino.
La questione si complica ulteriormente quando parliamo dei colori dell'arcobaleno, che sono un po' come i sette nani: li conosciamo tutti, ma chi si ricorda i nomi precisi, e chi identificherebbe al primo colpo il "mancante" nel caso ce ne fossero 6 e uno non pervenuto?
Si resta sul generico con verde-giallo-arancio-rosso-violetto-indaco-azzurro ( Dotto-gongolo-Eolo-Mammolo-Cucciolo-Brontolo-Pisolo) e già "indaco" è un po' inusuale, ma si usa per non far torto né al viola né al blu, 'ché di fatto nell'arcobaleno i colori sono tutti sfumati, come fai a sapere dove inizia uno e finisce l'altro?
Poi ci sono altri mille colori incogniti, che rimarranno sempre nomi astratti o toni presunti, anche se siete "addetti ai lavori". Vedi il Lacca di Garanza Scuro o l'Eliotropo o l'Uovo di Pettirosso. (ho messo il link per sottolineare che non me li sono inventata io 'sti nomi).
E poi ci sono i colori secondo mio padre.
Molti (non tutti, non voglio generalizzare) esponenti del sesso maschile si limitano a restare sul generico (lavanda=viola, ocra=giallo), lui no. Lui ci prova a dare una definizione del colore che vuole indicare, generalmente utilizzando un vezzeggiativo: la maglia "verdolina", quei calzini "giallini", i pantaloni "marroncini"... a volte sorgono anche neologismi francofoni tipo: il golfino "bluette".
Da parte mia potrei anche ammirare lo sforzo, ma il riferimento ai capi d'abbigliamento non è casuale. Volevo soffermarmi sulla scena che si presenta quando mi vengono date indicazioni per identificare un vestito:
Padre:" Hai visto che ti ho tolto dallo stendibiancheria quella tua maglia "verdolina"?"
Io: "mmm...No, quale maglia verdina?...ho una maglia verdina?"
Padre:"Ma sì...quella che hai messo a lavare coi calzini gialli...tutti colorati"
O sono gialli o sono colorati, ma è comunque un indizio in più per arrivare alla fantomatica maglia verdolina. E poi arriva finalmente il neologismo francofono a chiarirmi la situazione:
"Te l'ho messa lì, vicino al golfino bluette!... L'hai trovata?"
Ormai, con l'esperienza di anni, sono entrata nel meccanismo del gioco, per cui...
Io:"Trovata!"
La fantomatica maglia verdolina (accanto al maglione bluette e i calzini giallo-multicolor) di verde ha solo i polsini o, a piacere i bottoni, il colletto, una striscia.... per il resto potrebbe essere benissimo interamente di un altro colore, che so: rossa, bianca, gialla, ma chissà perché nella catalogazione dei colori secondo mio padre il predominante di tutta la maglia è il verde, anzi no, scusate...il verdolino.
lunedì 28 maggio 2012
domenica 27 maggio 2012
Nowhere weekend.
Ho l'espressione vitale di una Twiggy col male di vivere...
I capelli di Tim Burton.
E ho la raucedine di E.T. mentre prova ad intonare "Nowhere man", perché nel frattempo riesco anche a delirare sulle musiche dei Beatles.
Dopo una settimana che sto chiusa in casa al buio ( perché se no non vedo bene i colori del monitor del computer) e al freddo, ovviamente il tempo è bello, gli uccellini cinguettano e io vorrei solo riuscire ad alzarmi dal letto e fare una passeggiata, ma non ce la faccio.
In più ho iniziato a star male proprio ieri quando sono venuti a trovarci i genitori di Mr. Fedo: al mattino era solo un po' di mal di gola, poi è andato peggiorando e quando sono arrivati ero già off limits.
Per la serie: riesco sempre a dare il meglio di me, l'ameba giusta al momento giusto.
Comunque sono sicura che domani che inizia un'altra settimana lavorativa starò benissimo, e tanto anche se non sarà così per chi lavora a casa non esiste la parola mutua, per cui farò bene a rimettermi in forSe.
So che Piccikka ha premiato il mio blog come "you blog is great", la ringrazio, inutile dire che anche il suo blog è fantastico, visitatelo qui:
http://ilcassettodeidisegni.blogspot.it/
Le forze mi stanno abbandonando, sento che devo smettere ora...
He's a reeeeal Nowhere maaaan, sitting in his nowhere laaaand...
venerdì 25 maggio 2012
Viaggio immaginario.
Non mi sono data alla macchia, grazie anche ai vostri commenti ho desistito... il codice rosso di sabato è rientrato, o meglio, ha perso priorità lasciando spazio ad un'altra mansione un po' più da "scimmia", il che da una parte è bene, perché è infinitamente più veloce fare lavori automatici piuttosto che progettarli, dall'altra il cervello è troppo libero di pensare e inca... arrabbiarsi.
Comunque qui è tutto come prima: si lavora fino a Luglio, poi... il vuoto.
Intanto ho riportato alla luce una chicca di libro che cade a "fagiuolo" con le mie vacanze immaginarie. Trattasi di "Lisbonne-Voyage imaginaire" di Nicolas de Crécy e Raphael Meltz.
Ne parlo perché da poco ho letto della vacanza a Lisbona di Ciccola sul suo blog, e mi sono tornate in mente le immagini di questo libro bellissimo che presi in Francia qualche anno fa.
Il testo è ovviamente in francese e confesso di non averlo letto interamente, anzi come testo non è dei più semplici per chi come me non sa benissimo la lingua, ma ogni singola immagine di questo libro compensa qualsiasi lacuna linguistica.
Se Nicolas de Crécy, colui che ha curato le illustrazioni di questo libro, non vi dice nulla come nome, vi dico che ha lavorato con Sylvain Chomet a "La Vieille Dame et les Pigeons" lavoro antecedente a "Appuntamento a Belleville", dove tuttavia c'è un'influenza pazzesca del suo stile, tanto che gli avevo erroneamente attribuito i background del film delle Triplette.
Il tratto di Nicolas de Crécy è leggero e fragile quanto uno scarabocchio fatto con pennino, ma allo stesso tempo ricchissimo, il colore è sorprendentemente bilanciato fra toni e luci naturalissimi e cieli color porpora o blu elettrico. L'effetto d'insieme è una Lisbona quasi fotografica, ma superbamente artistica.
Quel tratto un po' incerto e tremulo ci porta su un pavé traslucido di pioggia, incespicando fra le pietre mancanti e le rotaie del tram e addossandosi alle pareti di piastrelle scrostate.
Soffermandosi sulla vetrina del pescivendolo e qualche graffito sui muri, ci porta poi fino in cima ai tetti e nel cuore della città.
Per mostrare Lisbona a chi non l'ha mai vista, per chi invece l'ha vista e vuole riscoprirne l'essenza, per chi ama fare viaggi immaginari e per chi spera un giorno di viaggiare con un album da disegno in valigia.
Bon Voyage!
Comunque qui è tutto come prima: si lavora fino a Luglio, poi... il vuoto.
Intanto ho riportato alla luce una chicca di libro che cade a "fagiuolo" con le mie vacanze immaginarie. Trattasi di "Lisbonne-Voyage imaginaire" di Nicolas de Crécy e Raphael Meltz.
Ne parlo perché da poco ho letto della vacanza a Lisbona di Ciccola sul suo blog, e mi sono tornate in mente le immagini di questo libro bellissimo che presi in Francia qualche anno fa.
Il testo è ovviamente in francese e confesso di non averlo letto interamente, anzi come testo non è dei più semplici per chi come me non sa benissimo la lingua, ma ogni singola immagine di questo libro compensa qualsiasi lacuna linguistica.
Se Nicolas de Crécy, colui che ha curato le illustrazioni di questo libro, non vi dice nulla come nome, vi dico che ha lavorato con Sylvain Chomet a "La Vieille Dame et les Pigeons" lavoro antecedente a "Appuntamento a Belleville", dove tuttavia c'è un'influenza pazzesca del suo stile, tanto che gli avevo erroneamente attribuito i background del film delle Triplette.
Il tratto di Nicolas de Crécy è leggero e fragile quanto uno scarabocchio fatto con pennino, ma allo stesso tempo ricchissimo, il colore è sorprendentemente bilanciato fra toni e luci naturalissimi e cieli color porpora o blu elettrico. L'effetto d'insieme è una Lisbona quasi fotografica, ma superbamente artistica.
Quel tratto un po' incerto e tremulo ci porta su un pavé traslucido di pioggia, incespicando fra le pietre mancanti e le rotaie del tram e addossandosi alle pareti di piastrelle scrostate.
Soffermandosi sulla vetrina del pescivendolo e qualche graffito sui muri, ci porta poi fino in cima ai tetti e nel cuore della città.
Per mostrare Lisbona a chi non l'ha mai vista, per chi invece l'ha vista e vuole riscoprirne l'essenza, per chi ama fare viaggi immaginari e per chi spera un giorno di viaggiare con un album da disegno in valigia.
Bon Voyage!
domenica 20 maggio 2012
Considerazioni altalenanti.
Si era parlato di inizio luglio... adesso è da finire entro il 25 maggio...?
Da una parte Dall'altra
Meglio togliersi l'impiccio il prima possibile
Un mese e mezzo ridotto a 5 giorni!
Faccio una full-immersion nel lavoro e non mi distraggo
E se non ce la faccio lo stesso?
Mi ero appena presa un altro lavoro
Meglio non accavallare troppa roba e finire una cosa per volta
Se finisco tutto in questa settimana poi sarò libera
Questa settimana avrei già 2 impegni improrogabili.
Vorrei più tempo per i miei progetti
Passo troppo tempo su cose poco remunerative
Mi sento "vagamente" irritata
Voglio mantenere un contegno "professionale".
Non dovrei pensarci di domenica
Meglio chiarirsi il prima possibile.
Conclusione
Se dovessi sparire per un po' dal blog:
O sono sommersa dal lavoro .....O mi sono data alla macchia.
giovedì 17 maggio 2012
"Pesci fuor d'Acqua" Illustrati.
Oggi mi sponsorizzo sfacciatamente, abbiate pazienza!
Ho deciso di inviare questo disegno alla selezione "Pesci fuor d'acqua" di Illustrati per luglio 2012.
Il regolamento per partecipare lo trovate sulla pagina di Facebook di ILLUSTRATI, tutte le illustrazioni le trovate in questo Album.
Se vi va commentate e già che siete su Facebook mettete un LIKE alla Pagina di AddictiveColors!
Ho deciso di inviare questo disegno alla selezione "Pesci fuor d'acqua" di Illustrati per luglio 2012.
Il regolamento per partecipare lo trovate sulla pagina di Facebook di ILLUSTRATI, tutte le illustrazioni le trovate in questo Album.
Se vi va commentate e già che siete su Facebook mettete un LIKE alla Pagina di AddictiveColors!
Ranocchia
Questa è la rana con cui partecipo al concorso "Gli amici della rana" indetto dall'illustratore Simone Rea sul suo blog.
Potete votare QUI la vostra rana preferita... non pretendo che votiate la mia ( la NUMERO 2), come potrei?... No, davvero... Come posso corrompervi? Cosa volete? Votatemiiiiii!
Potete votare QUI la vostra rana preferita... non pretendo che votiate la mia ( la NUMERO 2), come potrei?... No, davvero... Come posso corrompervi? Cosa volete? Votatemiiiiii!
Premio Almohada
Il Premio Almohada (?) è giunto fino a me grazie ad Acalia di Prevalentemente Anime e Manga, e a Nega di La Pestifera Me, si dice che tale premio venga assegnato "ai blog che ci appassionano di più, per coloro tanto bravi a scrivere che ci fanno emozionare" e con una motivazine del genere non posso che ringraziare, d'altronde ho una calligrafia perfetta che si percepisce anche quando scrivo con la tastiera, e la mia modestia fa quasi commuovere, per cui...
No, dai, non voglio fare (come al solito) l'ingrata, ma chi legge abitualmente il blog (tutte voi 4) sa che ho un rapporto di amore/odio con questo tipo di premi, ciononostante oggi il mio egocentrismo ha avuto la meglio. Per cui devo:
1)Scrivere 3 frasi che mi rappresentano (non metto la fonte, così se vi interessa fate un po' di ricerca):
-Sosteneva, fra l’altro, che le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l’effetto che dir si voglia d’un unico motivo, d’una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dire gomitolo. Ma il termine giuridico «le causali, la causale» gli sfuggiva preferentemente di bocca: quasi contro sua voglia.
- Tis sweating labor
-Arrivederci Amore Ciao
- Heaven On Their Mind
-Us
3)Esprimere un desiderio:
-Ok.
4)Scrivere una parola che esprime il desiderio:
-Futuro
5)Premiare altri 7 blog:
Uff... ma siete sempre gli stessi, siete già stati premiati, ma che volete di più!
No, dai, non voglio fare (come al solito) l'ingrata, ma chi legge abitualmente il blog (tutte voi 4) sa che ho un rapporto di amore/odio con questo tipo di premi, ciononostante oggi il mio egocentrismo ha avuto la meglio. Per cui devo:
1)Scrivere 3 frasi che mi rappresentano (non metto la fonte, così se vi interessa fate un po' di ricerca):
-Sosteneva, fra l’altro, che le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l’effetto che dir si voglia d’un unico motivo, d’una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dire gomitolo. Ma il termine giuridico «le causali, la causale» gli sfuggiva preferentemente di bocca: quasi contro sua voglia.
- Tis sweating labor
To bear such idleness so near the heart
(Apprezzo molto la traduzione di Francesco Franconeri:Una fatica immane portarsi una simile leggerezza così appresso al cuore)
(Apprezzo molto la traduzione di Francesco Franconeri:Una fatica immane portarsi una simile leggerezza così appresso al cuore)
-Io non cerco, trovo.
2)Segnalare 3 canzoni che mi piacciono:-Arrivederci Amore Ciao
- Heaven On Their Mind
-Us
3)Esprimere un desiderio:
-Ok.
4)Scrivere una parola che esprime il desiderio:
-Futuro
5)Premiare altri 7 blog:
Uff... ma siete sempre gli stessi, siete già stati premiati, ma che volete di più!
lunedì 14 maggio 2012
Le mie bomboniere.
Come avevo annunciato nei post precedenti, a me l'idea di regalare qualcosa di completamente inutile e pacchiano come bomboniera non piace tanto, anzi manco per niente.
Per cui ho preferito qualcosa che di per sé ...non serve a nulla, o meglio serve per contenere i confetti, ma poi si può tranquillamente gettare nel cestino della carta senza troppi risentimenti.
Questa volta sono stata meno brava che con le partecipazioni, perché non
Per cui ho preferito qualcosa che di per sé ...non serve a nulla, o meglio serve per contenere i confetti, ma poi si può tranquillamente gettare nel cestino della carta senza troppi risentimenti.
Questa volta sono stata meno brava che con le partecipazioni, perché non
sabato 12 maggio 2012
La differenza sta in un bottone.
Che si fa quando si scopre un difetto di fabbricazione in una bella maglia che avete appena acquistato?
Io, purtroppo per me, a differenza di Piperita Patty, so fare ben poco con ago e filo, ma questa soluzione non è stata troppo difficile da realizzare e il risultato mi sembra molto carino e originale.
(Grazie a Fedo per le foto-fashion che mi fa sembrare "elegante" anche con i pantaloni del pigiama)
Io, purtroppo per me, a differenza di Piperita Patty, so fare ben poco con ago e filo, ma questa soluzione non è stata troppo difficile da realizzare e il risultato mi sembra molto carino e originale.
(Grazie a Fedo per le foto-fashion che mi fa sembrare "elegante" anche con i pantaloni del pigiama)
venerdì 11 maggio 2012
Sedie Ikea
Diversi mesi or sono, anzi diciamo l'anno scorso, in una delle mie "gitarelle" in discarica per eliminare le mille cose inutili di questa caverna delle meraviglie che chiamo casa, notai che tra varie assi di legno e porte scassate erano state abbandonate 2 di queste sedie in fibra intrecciata.Dopo una prima analisi per valutare lo stato, appresi che le suddette sedie erano state abbandonate a causa della muffa formatasi per l'umidità a cui evidentemente erano state esposte.
Quando ancora il mio cervello si stava chiedendo se prenderle o no... le mie braccia stavano già caricando il malloppo in auto.
Dopo averle "strigliate" a dovere con una spazzola e un po' di alcool per eliminare tutta la muffa removibile...
Ho aspettato la bella stagione per poterle ridipingerle. Le pazienti presentavano infatti diverse macchie scure irremovibili. Per cui si è scelto di procedere dipingendo le sedie con 2 mani di vernice lucida nera.
L'effetto "natural" originale ha lasciato spazio ad un effetto un po' più artificiale, ma che si accorda bene con gli altri oggetti in stile "Ape Maya" del portico.
Con questo post mi proclamo ufficialmente "Accattona DOC", ma considerando che non è la prima volta che faccio questo tipo di recuperi e che due di queste sedie "nuove di Svezia" mi sarebbero costate 120,80€ (60,40€ cadauna)... direi che ho fatto un affare!
Ottime sedute per godersi il giardino in pieno relax... missione compiuta.
Quando ancora il mio cervello si stava chiedendo se prenderle o no... le mie braccia stavano già caricando il malloppo in auto.
Dopo averle "strigliate" a dovere con una spazzola e un po' di alcool per eliminare tutta la muffa removibile...
Ho aspettato la bella stagione per poterle ridipingerle. Le pazienti presentavano infatti diverse macchie scure irremovibili. Per cui si è scelto di procedere dipingendo le sedie con 2 mani di vernice lucida nera.
L'effetto "natural" originale ha lasciato spazio ad un effetto un po' più artificiale, ma che si accorda bene con gli altri oggetti in stile "Ape Maya" del portico.
Con questo post mi proclamo ufficialmente "Accattona DOC", ma considerando che non è la prima volta che faccio questo tipo di recuperi e che due di queste sedie "nuove di Svezia" mi sarebbero costate 120,80€ (60,40€ cadauna)... direi che ho fatto un affare!
Ottime sedute per godersi il giardino in pieno relax... missione compiuta.
mercoledì 9 maggio 2012
Libellula.
Animale bizzaro dal nome dolce che mi ricorda lullaby: ninna-nanna.
Eppure in inglese è dragonfly: dragone volante, tutt'altro che quiete e dolcezza.
In ogni caso un animale che fa volare l'immaginazione: in passato era considerato un "piccolo demone" per l'abitudine agli accoppiamenti troppo "sfacciati".
Eppure in inglese è dragonfly: dragone volante, tutt'altro che quiete e dolcezza.
In ogni caso un animale che fa volare l'immaginazione: in passato era considerato un "piccolo demone" per l'abitudine agli accoppiamenti troppo "sfacciati".
martedì 8 maggio 2012
Io e i videogames.
Non mi piacciono i videogiochi.
Oltre a svariati motivi che dovrei svolgere in troppe righe non facilmente assimilabili per spiegare questa affermazione, posso dire che mi fanno stare proprio male.
Non tutti, ma quei pochi che ho provato, hanno convinto totalmente Fedo che la sottoscritta potrebbe essere fenomeno di studio per diverse case di videogiochi e anche qualche clinica medica.
Oltre a svariati motivi che dovrei svolgere in troppe righe non facilmente assimilabili per spiegare questa affermazione, posso dire che mi fanno stare proprio male.
Non tutti, ma quei pochi che ho provato, hanno convinto totalmente Fedo che la sottoscritta potrebbe essere fenomeno di studio per diverse case di videogiochi e anche qualche clinica medica.
lunedì 7 maggio 2012
Caliamo un velo pietoso... al gusto di cioccolato.
Appetitosi cioccolatini?
Ogni volta che vedo questa foto (scattata ormai due settimane fa) mi viene l'acquolina in bocca anche se so perfettamente che quelli NON sono cioccolatini e ingerire quel bellissimo color cioccolato di cui sono ricoperti non mi farebbe troppo bene.
Trattasi di
Ogni volta che vedo questa foto (scattata ormai due settimane fa) mi viene l'acquolina in bocca anche se so perfettamente che quelli NON sono cioccolatini e ingerire quel bellissimo color cioccolato di cui sono ricoperti non mi farebbe troppo bene.
Trattasi di
venerdì 4 maggio 2012
Fatti una domanda e datti una risposta.
La minaccia delle catene di S.Antonio è sempre in agguato, arrivano anche da persone da cui non te lo saresti mai aspettato, come Pixel, da cui sono stata "taggata".
Per cui stando alle regole dovrei:
Per cui stando alle regole dovrei:
Faccio la Pettegola
Non sapendo come passare il tempo in casa mentre aspettavo che spiovesse la scorsa domenica mattina, mi sono messa a sfogliare uno dei miei libri di ornitologia e nel frattempo mi sono detta "Perché non fare la Pettegola?"
A dispetto dei mal pensanti non mi sono attaccata al telefono spettegolando con qualche amica, ma ho tagliato un pezzo di bordo da tappezzeria da uno dei miei immensi campionari di carta da parati e, col mio fedelissimo Cutter, mi sono messa all'opera. Questo è il risultato:
Forse prossimamente aggiungerò qualche particolare del piumaggio, ma nel frattempo è uscito il sole e sono uscita a fare altro.
Se qualcuno se lo stesse chiedendo:
PETTEGOLA
Tringa totanus. Uccello della famiglia degli Scolopacidi. Frequenta paludi, acquitrini e d'inverno le sponde del mare. In Italia si trova nella zona dall'estuario veneto, mentre trascorre l'inverno al sud e nelle grandi isole.
A dispetto dei mal pensanti non mi sono attaccata al telefono spettegolando con qualche amica, ma ho tagliato un pezzo di bordo da tappezzeria da uno dei miei immensi campionari di carta da parati e, col mio fedelissimo Cutter, mi sono messa all'opera. Questo è il risultato:
Forse prossimamente aggiungerò qualche particolare del piumaggio, ma nel frattempo è uscito il sole e sono uscita a fare altro.
Se qualcuno se lo stesse chiedendo:
PETTEGOLA
Tringa totanus. Uccello della famiglia degli Scolopacidi. Frequenta paludi, acquitrini e d'inverno le sponde del mare. In Italia si trova nella zona dall'estuario veneto, mentre trascorre l'inverno al sud e nelle grandi isole.
mercoledì 2 maggio 2012
Ritocchi
E' stato un week-end molto fruttuoso e soddisfacente quello appena passato: sono finalmente riuscita a fare
martedì 1 maggio 2012
Eccoli, i Miei.
Li chiamo "i Miei" come a dire: i miei tesori, le mie gioie, i miei orgogli... I miei...
Fiori preferiti: Iris.
Preferiti perché sono stupendi, coloratissimi, tanti, eleganti: numerosi pittori, tra i quali Van Gogh, ne hanno ritratto la bellezza, è uno dei fiori maggiormente usati nei
Fiori preferiti: Iris.
Preferiti perché sono stupendi, coloratissimi, tanti, eleganti: numerosi pittori, tra i quali Van Gogh, ne hanno ritratto la bellezza, è uno dei fiori maggiormente usati nei
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