Via Garibaldi 24.
Questa volta niente itinerari alternativi, anche se avevo una mezza idea di fotografare un posto interessante che mi hanno segnalato (sarà per un'altra volta): era un po' troppo fuori mano, faceva troppo freddo e avevo poco tempo.
Anche questo portone pareva ibernato nella fredda mattinata torinese: uscito per fare quattro passi in centro si è trovato chiuso fuori con le scarpe imbiancate di brina.
In realtà credo che quell'imbiancata sia stata data dal tempo e da polvere di cemento maldestramente sparpagliata durante qualche ristrutturazione del suolo urbano.
D'altra parte, anche se meno clamoroso della storica vetrina della Farmacia Chimica Tullio Bosio, quella che è tutto uno svolazzo di bassorilievi barocchi (since 1715), lo sbiancato portoncino le sta quasi a fianco, facendo anche lui parte del Palazzo Fontana di Cravenzana.
Scopro infatti da inaspettata (o mai notata) targhetta argentea che tutto il complesso fu realizzato a metà del XVIII secolo dall'architetto Gian Giacomo Plantery, appunto per i marchesi Fontana di Cravenzana originari di Mondovì. L'intervento barocco si rifà alle regole scritte nell'editto del 1736 dallo stesso Plantery per la ricostruzione della contrada di Dora Grossa (oggi via Garibaldi), intervento volto a riplasmare il tessuto urbano romano e medioevale secondo un ordine più uniforme e attuale per l'epoca.
Oggi neve, finalmente.
bellissimo, un'altra di quelle cose che anch'io guardo sempre! Sono affascinata dai portoni, cortili, balconi...
RispondiEliminabel pezzo di storia
buon we
simonetta
Questo tutto sommato è un portone discreto, però anch'io sono sempre affascinata da questi piccoli gioielli del tempo.
EliminaHo idea che sia più polvere che brina, altrimenti penso che sarebbe stata più uniforme e poi (e qui faccio la solita precisina rompiscatole) avrebbero brinato le superfici superiori degli intarsi oltre al fatto che un portone di legno, (specie di una casa abitata) penso sia troppo caldo per brinare così.
RispondiEliminaIn ogni caso sono foto molto suggestive ^^
Si, certo: non era brina, come ho scritto credo sia polvere di cemento. Se hanno fatto dei lavori e/o è piovuto, gli schizzi d'acqua misti a polvere sono rimbalzati sul portone. Però dato il freddo che c'era quel mattino, sembrava proprio ghiaccio (o sono io troppo empatica).
EliminaQueste piccole scoperte sono sempre fonte di meraviglia! Bello il portone ;)))
RispondiEliminaProbabilmente tu non conosci la farmacia di cui parlo, ma ti piacerebbe...guarda su Google maps via Garibaldi 24/26 in Street View tra il negozio EQUIPE e Vodafone ;)
EliminaIn questo momento non mi viene in mente quel portone, nonostante io abbia percorso Via Garibaldi migliaia di volte :) Ma è sempre così, l'occhio non è mai abbastanza allenato per saper cogliere tutte le sfumature e particolari che il mondo ci sa regalare :)
RispondiEliminaE' esattamente per questo motivo che ho voluto soffermarmi proprio su questo portone, magari la prossima volta che camminerai in via Garibaldi andrai a cercare proprio il numero 24 e ti ricorderai della sua storia.
EliminaVorrei avere più tempo per non perdere i particolari come questo, invece finisce che cammino sempre a testa bassa diretta alla mia meta e non noto nulla. Dopo una vita che sto a Bologna trovo ancora tantissime cose che mi soprendono, il che è bello ma anche un po' triste ed emblematico della mia poca attenzione verso la mia città.
RispondiEliminaMa non credere che io conosca ogni angolo di Torino, ultimamente sono stufa di passare sempre nelle stesse vie e cerco percorsi alternativi proprio per trovare un po' di tempo per osservare meglio cose che nella fretta mi sono sempre lasciata sfuggire :)
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